Le famiglie che dichiarano difficoltà per almeno un motivo passano dal 43,2% al 51,9%, valore superato solo nel 2008. La percentuale di chi ha problemi a far quadrare il bilancio familiare aumenta dal 19 al 24%, soprattutto per colpa della casa: un piemontese su quattro, infatti, incontra difficoltà a pagare bollette e affitto. Aumentano anche il numero di chi fa fatica a coprire le spese per la salute e i costi relativi alla scuola…
Il 44,3% degli astigiani ha difficoltà a sostenere almeno una voce del bilancio familiare (spese per casa, salute, scuola, alimentari, copertura debiti, servizi alla persona). Dato che pone la nostra provincia terzultima in Piemonte: peggio di noi stanno solo Torino (46,1%) e Verbania (47,1%).
Emerge dallindagine Clima di opinione 2013 condotta da Ires Piemonte, pubblicata martedì e relativa al 2012, ad eccezione di una postilla sui dati disaggregati per provincia relativi al 2011 (quelli aggiornati saranno pubblicati a fine aprile).
«La ricerca – spiega Maurizio Maggi, uno dei coordinatori dello studio – è basata su un campione di 1250 cittadini piemontesi intervistati al telefono su tre diversi ambiti: economico, sociale e personale». Ne risulta che la percentuale di chi ha problemi a far quadrare il bilancio familiare aumenta dal 19 al 24%, soprattutto per colpa della casa: un piemontese su quattro, infatti, incontra difficoltà a pagare bollette e affitto, dato in crescita rispetto allanno precedente. Aumentano anche il numero di chi fa fatica a coprire le spese per la salute (dall11 al 24%) e i costi relativi alla scuola (dal 7% a quasi l11%). Persino per le spese alimentari si passa dal 6% di famiglie che si dichiarano in difficoltà al 13,9%, pari a più del doppio.
In generale, quindi, le famiglie che dichiarano difficoltà per almeno un motivo passano dal 43,2% al 51,9%, valore superato solo nel 2008.
Come conseguenza, per la prima volta il numero dei piemontesi che sindebitano supera quello di chi risparmia: dato mai registrato, nemmeno nel 2008.
Elisa Ferrando