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Il caso

In Comune manca chi fa il cedolino, salta il rimborso mensile per i ragazzi del Servizio Civile

Le due persone che avrebbero dovuto predisporre i pagamenti sono state assenti per malattia proprio nei giorni in cui avrebbero dovuto caricare a sistema i rimborsi

Può essere definito un effetto collaterale della mutua (degli altri), ma a rimetterci, questa volta, sono stati decine di ragazzi che stanno svolgendo il Servizio Civile Universale per il Comune di Asti. Una cinquantina, circa, di giovani che a fine luglio non sono stati pagati (tecnicamente rimborsati, perché ricevono un rimborso mensile pari a 444 euro) e che hanno voluto denunciare la situazione al nostro giornale.

«Purtroppo chi si occupa dei pagamenti è stato assente dall’ufficio per malattia – hanno fatto sapere i volontari – e nessun altro ha potuto sostituirlo per predisporre il cedolino di quanto dobbiamo ricevere mensilmente».

Le “buste paga” dei volontari del Servizio Civile Universale, come spiegano dal Comune, devono essere caricate a sistema entro il 10 di ogni mese per consentire il pagamento effettivo entro il 30. Chi avrebbe dovuto farlo è stato assente per malattia, ma ha provveduto all’incombenza burocratica quattro giorni dopo la scadenza, circa a metà luglio. Non in tempo per ottenere il via libera dal Ministero che deve autorizzare i pagamenti alla tesoreria dell’Ente.

Risultato: i giovani, che a fine luglio aspettavano i soldi del mese prima, sono rimasti a bocca asciutta. I soldi non sono andati persi, è chiaro, ma saranno sommati nel prossimo rimborso previsto a fine agosto.

«Purtroppo solo due dipendenti del Comune possono inserire a sistema i pagamenti per i volontari del Servizio Civile ed entrambi erano in malattia nei giorni in cui avrebbero dovuto provvedere – spiegano dagli uffici di Palazzo Mandela – Abbiamo comunque scritto al Ministero per chiedere l’autorizzazione a pagarli, anche se fuori tempo massimo. Senza il via libera del Ministero non possiamo procedere con i bonifici, ma siamo fiduciosi».

I ragazzi, che ieri hanno sollevato il caso anche nella chat di gruppo, precisano che alcuni di loro fanno affidamento su quei soldi anche per pagarsi le vacanze. Aspettare un mese in più rischierebbe di metterli in difficoltà dal punto di vista economico.

[foto di repertorio]

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