E decollato il progetto Prometeo, accoglienza rifugiati condotto dal Piam e città di Asti. Dopo il successo del Pais, ancora in corso a Settime, paese pilota nellAstigiano, Asti è la seconda
E decollato il progetto Prometeo, accoglienza rifugiati condotto dal Piam e città di Asti. Dopo il successo del Pais, ancora in corso a Settime, paese pilota nellAstigiano, Asti è la seconda tappa di un cammino che risponde al bisogno, crescente, di accogliere uomini e donne che scappano da paesi in stato di guerra o di difficoltà. Il progetto Prometeo era calibrato per famiglie, ma poi – informa il Piam – «abbiamo risposto allemergenza e sono arrivati uomini, da soli». I primi accolti sono 16, senza famiglia al seguito, sui 30 anni circa. Il progetto, esattamente come il Pais, ha una durata di 3 anni (2014-16). Per il momento le persone, provenienti da Pakistan, Nigeria, Eritrea, Senegal e Zambia, sono state sistemate in 3 grandi alloggi nel centro città e si prevede che rimangano almeno 5-6 mesi.
Alberto Mossino, Piam Onlus, spiega: «Arrivano dal campo accoglienza di Settimo torinese, vivevano nei container, alcuni hanno familiari e amici in Italia quindi è facile che si sposteranno, altri non si sa ancora. A breve saranno inseriti nei programmi dinsegnamento dellitaliano e nei corsi di formazione professionali per cominciare a lavorare». A breve – aggiunge il Piam – la città di Asti assorbirà anche due famiglie che erano già nel progetto come Sprar e che verranno reinserite, accolte a Settime in fase temporanea. Piero Vercelli, Assessore ai servizi sociali di Asti, commenta: «E un bel progetto che accoglie persone che hanno bisogno e allo stesso tempo fa ripartire leconomia, favorisce lavoro ed è completamente sostenuto dal Fondo Europeo (Ministero degli Interni). Inoltre, tutte le persone inserite hanno trovato lavoro e non hanno pesato sul comune che li ha accolti: noi su Asti siamo alle prime armi, speriamo di essere bravi come a Settime, siamo ottimisti».
Roberta Arias