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Roberta Bellesini e Giorgio Faletti
Attualità

In un libro la storia di Giorgio Faletti e della moglie Roberta Bellesini

Giorgio Faletti continua a rinascere, a vivere, continua a tornare nei pensieri di molti, riappare negli occhi di tutti ed è sempre una gradita sorpresa

Il ricordo di Giorgio Faletti visto dagli occhi della moglie Roberta Bellesini

Giorgio Faletti continua a rinascere, a vivere, continua a tornare nei pensieri di molti, riappare negli occhi di tutti ed è sempre una gradita sorpresa, soprattutto per gli astigiani cui ha regalato un po’ della sua notorietà.
Una grandezza di cui, forse, ci siamo resi conto solo “dopo”, rileggendo i suoi libri o ascoltando le sue canzoni. Una grandezza che fa quasi piangere per quella allegra malinconia che si percepisce in tutti i suoi lavori.

Il libro “Io e Giorgio”

Ma se Giorgio Faletti in fondo non se ne è mai andato, è anche merito di Roberta Bellesini che coglie ogni opportunità per mantenerlo fra noi, di questa moglie nota ma sconosciuta, semplice e schiva come era lui e di cui, ora, grazie al libro “Io e Giorgio” della giornalista e scrittrice Veronica Iannott, edito da Real Press, la protagonista questa volta è lei.
“Sono rimasta piacevolmente sorpresa – ha detto Roberta – quando all’inizio dell’anno mi hanno contattata per questa biografia, la prima di una collana dedicata a donne piemontesi. Per tre o quattro pomeriggi ho incontrato Veronica Iannotti e le ho raccontato la mia storia con Giorgio.”
Ma anche la sua storia prima di Giorgio, e quella dopo, ricordi attraverso i quali si svela la personalità di Roberta e il percorso fatto per raggiungere l’attuale armonia.

La proposta di matrimonio

“Tra i tanti aneddoti della mia vita con Faletti – racconta ancora Roberta – uno divertente è stato la sua proposta di matrimonio. Era ancora ricoverato a causa dell’ictus che lo aveva colpito nel 2002 e mi fece la fatidica domanda al che io risposi ne riparliamo quando esci, sei sotto farmaci e non vorrei che mi accusassero di circonvenzione di incapace.”
Una coppia nata sotto il segno dell’ironia, visto che poi un matrimonio c’è stato ma, soprattutto, la donna giusta per il progetto di Veronica Iannotti “sì, quella perfetta, perché avevo in mente da un po’ delle biografie sulla vita di donne simbolo piemontesi – conferma la giornalista – e Roberta rappresenta esattamente il modello di persona che intendevo descrivere.
“Io e Giorgio” è un libro che racconta l’evoluzione di Roberta, i retroscena, i successi e le difficoltà quotidiane di una coppia che è stata complementare, ma si parlerà anche di altro, ad esempio de “L’ultimo giorno di sole” – ha continuato Veronica – o del rapporto di grande amicizia con Chiara Buratti e Massimo Cotto.”

Il canto delle cicale

Un primo libro, quindi, di una collana intitolata “Il canto delle cicale” che ha anche uno scopo benefico infatti, parte dei ricavati, andrà all’Azienda Ospedaliera del Piemonte, esattamente ai reparti di terapia oncologica, di terapia intensiva neonatale e a finanziare borse di studio per la ricerca.
“Una collana per cui, a breve, – ha ancora detto Veronica Iannotti – uscirà un secondo volume, cui sto già lavorando, dedicato a un’altra donna molto nota e a cui ne seguiranno altri due o tre.”
E se sembra strano non incontrare più Giorgio Faletti per le vie di Asti o incrociare il suo sguardo girando un angolo, con questi ricordi in più, ce lo potremo immaginare contento, spaparanzato chissà dove con un sorriso ironico come a dire “e chi mi dimentica ormai?” perché se dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, lo stesso vale per il suo ricordo.

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