Era ottobre 2021 quando ci occupammo della desolazione di viale Partigiani, tra degrado generale, edifici abbandonati a se stessi, scarsa manutenzione degli arredi urbani, negozi sfitti e l’area archeologica delle Antiche Mura lasciata al proprio destino in un inevitabile lento tramonto. In questi 19 mesi viale Partigiani (se non altro tra piazza Lugano e piazza Torino) ha avuto un “temporaneo spolvero” pochi giorni prima della visita del Papa (19 e 20 novembre 2022) dal momento che il Santo Padre percorse quel tratto prima di celebrare la messa in Duomo.
Poi tutto è ripiombato nell’ordinario degrado. Non si contano le segnalazioni giunte in redazione e raccolte per strada che denunciano la mancanza di manutenzione delle aree verdi lungo i marciapiedi ridotti a una specie di giungla urbana. La vegetazione infestante ha preso possesso di parte della zona, delle siepi (deputate a raccogliere i rifiuti gettati per strada) e degli accessi alle Antiche Mura. Degrado, c’è da dire, che si registra in molti altri quartieri della città anche se il “mal comune, mezzo gaudio” non rende certo la situazione meno grave.
Oggi una parte delle siepi, sul lato destro viaggiando da piazza Lugano e piazza Torino, è stata potata. Questo anche dopo le ripetute telefonate alla polizia municipale che segnalavano il pericolo per le auto intente a immettersi dalle vie trasversali. Però il taglio è avvenuto solo dopo l’incrocio con via Baracca perché prima, a ridosso della Purificazione, la siepe è ancora fuori misura. Questa mattina, lunedì, un uomo si è anche messo di buona lena a potare una parte della siepe, a titolo personale, perché stanco di attendere che lo faccia il Comune.
Basta però girare la testa dall’altra parte della strada (lato Antiche Mura) per vedere le siepi non potate, fuori controllo, che rappresentano un’anomalia ancora più evidente se paragonate all’altra metà della carreggiata: «Nella stessa strada ci sono siepi di serie A, potate; siepi di serie B, non potate e altre potate fino a un certo punto. – commentano dal quartiere – Passare sul marciapiede tra salita Morra e piazza Lugano è quasi come attraversare la giungla. Fra un po’ useremo un machete per aprirci un varco».
In piazza Vittorio Veneto parte del muro del Bosco dei Partigiani si sta aprendo un po’ per volta; l’erbaccia è presente a macchia di leopardo; le fermate dei bus continuano a essere vandalizzate dai writer. A ciò si aggiungono i rifiuti regolarmente abbandonati per strada, auto in sosta selvaggia sui marciapiedi e sugli incroci, per non dimenticare le scalinate che “dovrebbero” collegare il viale principale a piazza Lugano alle Antiche Mura, anche loro invase dell’erba incolta.