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Cna una panchina contro la violenza
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25 novembre

Inaugurata la Panchina rossa della Cna di Asti, monito costante contro la violenza sulle donne

Davanti alla sede dell’associazione è stata riqualificata una panchina, alla fermata del bus, per tenere alta l’attenzione contro una situazione di pericolo diffusa

Ad Asti un nuovo simbolo di solidarietà e impegno contro la violenza di genere ha trovato una sua collocazione. Martedì pomeriggio, 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Cna ha inaugurato la sua “Panchina rossa”. L’evento, avvenuto in corso Alfieri 412 davanti alla sede dell’associazione, si inserisce nel progetto nazionale degli Stati Generali delle Donne UHB – #panchinerosse.

La panchina, trasformata grazie all’Associazione Arti e Mastri di Montegrosso, è stata posizionata davanti alla sede associativa, alla fermata del bus, per richiamare l’urgenza di opporsi con forza a ogni forma di violenza sulle donne. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e sostenuta economicamente dall’Asp, ha visto la partecipazione di numerose autorità e rappresentanti istituzionali. Ad aprire l’evento è stata la presidente della Cna di Asti, Lia Merlone, che ha sottolineato: «Questa Panchina rossa, posizionata in un luogo nevralgico della nostra città, è un monito costante, un simbolo tangibile di solidarietà e un impegno a non distogliere lo sguardo. La Cna crede con forza che la battaglia contro la violenza passi anche attraverso il supporto concreto alle donne, offrendo non solo un rifugio, ma soprattutto una possibilità di riscatto economico e sociale».

Il progetto assume un significato ancora più importante alla luce dei recenti dati nazionali: il 31,9% delle donne in Italia tra i 16 e i 75 anni ha subito almeno una forma di violenza fisica o sessuale; a queste si aggiungono la violenza psicologica (17,9%) e quella economica (6,6%) subite dalle donne che sono o sono state in coppia. La vicesindaca Stefania Morra ha espresso gratitudine per l’iniziativa, riconoscendo il duplice obiettivo raggiunto: la sensibilizzazione su un tema cruciale e, contemporaneamente, la riqualificazione di uno spazio pubblico. Anche l’Asp, con il presidente Fabrizio Imerito e l’amministratore delegato Massimo Cimino, ha segnalato l’intenzione di procedere ad ulteriori azioni di riqualificazione, in accordo con l’amministrazione comunale.

«Il mio desiderio, oggi, è che questa panchina diventi molto più di un arredo urbano: che sia un invito quotidiano al rispetto, alla responsabilità e alla solidarietà, che parli a chi si ferma qui, anche solo per un attimo – ha rimarcato la presidente Merlone – Questa panchina è sì un oggetto, ma può davvero essere un punto di riferimento per chi attraversa un momento buio: è collocata in un luogo di passaggio proprio per testimoniare che si può fermare la violenza, che ognuna e ognuno può trovare qui sostegno, ascolto e speranza. Lo dimostrano i fatti: pochi giorni fa, un articolo di un giornale locale raccontava di una donna che, riconosciuto il simbolo della panchina rossa in un’attività commerciale, ha portato lì la sua famiglia per chiedere aiuto. Gli imprenditori hanno capito subito il significato di quel gesto, hanno chiamato i carabinieri, e così è stato possibile avviare un percorso di protezione. È fondamentale che tutti conoscano questi simboli e che tutti sappiano anche il valore del numero 1522: una chiamata può cambiare una vita e chiunque può contribuire a offrire soccorso».

Presente all’inaugurazione, oltre alla direttrice della Cna di Asti Stefania Gagliano, anche Monica Percelsi, presidente di Cna Impresa Donna Piemonte, che ha ribadito come «il lavoro e la capacità di generare reddito sono i veri strumenti di libertà. La nostra associazione è in prima linea per garantire che ogni donna abbia gli strumenti per la propria indipendenza, perché solo così potrà dire ‘basta’ alla violenza senza la paura del domani».

[foto Billi]

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