Cerca
Close this search box.
Incontri gratuiti su come cucinare"sicuro" per celiaci e intolleranti
Attualità

Incontri gratuiti su come cucinare
"sicuro" per celiaci e intolleranti

Ultimi giorni per iscriversi agli incontri informativi gratuiti sulla preparazione di pasti senza glutine riservati a ristoratori e titolari di bar, agriturismi, hotel, bed & breakfast e di

Ultimi giorni per iscriversi agli incontri informativi gratuiti sulla preparazione di pasti senza glutine riservati a ristoratori e titolari di bar, agriturismi, hotel, bed & breakfast e di lavoratori artigianali come gastronomie, panetterie, pasticcerie, gelaterie, macellerie, pastifici, pizzerie d'asporto e trasformatori di cibi in conserve. Ad organizzarli è l'Asl di Asti per rafforzare l'educazione alimentare di rispetto verso i celiaci, un numero di persone intolleranti permanenti al glutine in costante aumento. La celiachia, infatti, è una intolleranza verso la sostanza proteica che si trova in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale.

L'incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi quasi 150.000. Ogni anno vengono effettuate 10.000 nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 10%. Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine dal piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti l'assunzione di glutine, anche in piccole quantità, può provocare diverse conseguenze più o meno gravi. Attualmente l'unica terapia che i medici consigliano ai celiaci è quella di mangiare cibi che non contengano glutine.

Gli intolleranti si rivolgono sempre di più ai prodotti industriali che certificano in etichetta il "gluten free" per essere sicuri di non introdurre nella loro dieta cibi che invece, anche sotto "mentite spoglie" ne contengano. Ma se molta attenzione viene posta nell'ambito casalingo dell'alimentazione, spesso questa intolleranza condiziona la vita sociale delle persone, che spesso non hanno la sicurezza di pasti "incontaminati" da glutine in locali pubblici, nonostante le rassicurazioni dei ristoratori. Per dare regole precise e metodiche di cucina efficaci, l'Asl di Asti organizza regolari corsi rivolti proprio agli operatori della ristorazione e dei laboratori alimentari.

La formazione specifica sulla celiachia è anche un volano economico, spiegano dall'Asl di Asti, perchè la capacità di proporre alimenti sicuri ed appetibili anche per diete speciali conferisce all'esercente una marcia in più in termini attrattivi e se i clienti celiaci si trovano bene ne farà buona pubblicità nell'ambito della loro cerchia di amici e parenti. Ma per essere accreditati come locali "gluten free" si evono seguire da due giornate formative generali più tre incontri di formazione specifica presso i singoli locali. Solo dopo che l'Asl ha riconosciuto la specializzazione degli eserci questi potranno pubblicizzarsi come tali.
L'unico corso organizzato dall'Asl per il 2016 si terrà nei giorni 25 e 29 febbraio alla Scuola Alberghiera di via Asinari.

Chi ha intenzione di iscriversi e partecipare può consultare il portale www.asl.at.it nell'area Focus alla voce Celiachia e scaricare gli allegati contenenti la modalità di iscrizione. Per ogni altra informazione si può contattare il servizio Sian ai numeri 0141/484919-24 Cristian Valle (dietista), 0141/484927 Renza Berruti (medico SIAN; refente del progetto) e 0141/484920 (segreteria SIAN).

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale