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Attualità
Linee “sospese”

Incontro on line per la ferrovia Asti-Alba: FuturAlba si mobilita per la sua riattivazione

L’invito a partecipare a tutti quanti vogliano la riapertura della linea. «Non è più possibile progettare il futuro con i criteri del passato». Nello scorso ottobre sopralluogo della Fondazione FS fino ad Alba passando per la galleria Ghersi

I giovani di FuturAlba, associazione attiva nell’Albese, organizzano un incontro on line chiamando a raccolta cittadini, associazioni ed enti favorevoli alla riattivazione della tratta ferroviaria Asti-Alba “sospesa” dal 2010. L’appuntamento è per mercoledì alle 20,45 sulla piattaforma GoogleMeet e il link per partecipare verrà pubblicato sulle pagine Facebook (FuturAlba) e Instagram (@futur.alba) del gruppo.

«Il Recovery Plan è un’occasione da non perdere». Da questa convinzione la decisione di organizzare un incontro on line per riunire i soggetti favorevoli alla riattivazione della linea ferroviaria che collega le due città e i relativi territori, tra i quali molte persone si muovono per svariati motivi, dal lavoro alla scuola, ma anche il turismo e, ad esempio, il Tribunale, che ha sede ad Asti. «Siamo contrari al progetto di sostituzione della tratta ferroviaria con una pista ciclabile come proposto dall’amministrazione regionale – affermano i promotori dell’incontro – Prima della sospensione del 2010, la tratta contava più di 2.000 passeggeri al giorno che oggi, con il riconoscimento e la tutela dei territori di Langa, Monferrato e Roero a Patrimonio UNESCO oltre all’accorpamento ad Asti del tribunale delle due città, i passeggeri potenziali sarebbero molti di più. Quante auto in meno ci sarebbero sulle nostre strade?», si chiedono i giovani di FuturAlba.

«I territori si erano già espressi a favore della riattivazione della ferrovia mediante la sottoscrizione, nell’ottobre 2017, di un protocollo d’intesa siglato tra la Regione Piemonte e molti Comuni attraversati dalla linea. Nel 2020 inoltre il consiglio comunale di Alba ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a favore della ferrovia – proseguono – Il piano per la ripresa europea, che assegnerà al nostro paese circa 200 miliardi di euro, prevede che il 30/40 % delle risorse sia investito nella conversione ecologica: si tratta quindi di un’occasione da non perdere per la riattivazione di un servizio fondamentale per i territori interessati. Il Next Generation EU è pensato per le prossime generazioni: non è più possibile progettare il futuro con i criteri del passato, ma occorre farlo con lungimiranza ed in modo ecosostenibile».

Tra i primi ad aderire alla chiamata e all’importante appuntamento c’è il Co.M.I.S. (Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile): «Il nostro gruppo pensa ad un futuro più sostenibile per l’ambiente e per la qualità di vita delle persone ed in questo i trasporti pubblici ricoprono un ruolo fondamentale, pertanto dovrebbero avere un’attenzione particolare – sottolinea Fulvio Bellora, rappresentante astigiano del Co.M.I.S. – Si dovrebbe ricreare quel sistema a rete che esisteva fino a qualche decennio fa: quindi la riattivazione delle tratte sospese dovrebbe essere argomento prioritario, progettando un modello di esercizio efficiente ed integrato con gli altri mezzi di trasporto, e siamo certi che in questo contesto la ferrovia Asti–Alba avrebbe potenzialità enormi». Ad aderire c’è anche Rosanna Martini, consigliera comunale della città di Alba ed ex assessore ai trasporti albese, eletta nella lista civica Impegno per Alba e impegnata per la riattivazione della Alba-Asti.

Da ricordare come nello scorso mese di ottobre in un sopralluogo effettuato dai tecnici di RFI e dal Direttore Generale della Fondazione FS è stato ripercorso per la prima volta dopo anni di abbandono l’intero tratto della ferrovia da Neive ad Alba, transitando per la galleria Ghersi. Avevamo incontrato in quella giornata a Neive il Direttore generale della Fondazione FS, l’ingegner Luigi Francesco Cantamessa Armati, che aveva ribadito l’interesse della Fondazione per la linea Asti-Alba dal punto di vista di un programma strutturato di passaggio dei treni storici a fini turistici, lungo «lo spettacolare territorio compreso tra Asti e Alba, attraverso una linea ferroviaria di pregio, che regala la vista su un paesaggio mozzafiato, tra i vigneti e gli scorci sul Tanaro». Questa l’impressione sulla zona condiviso dallo staff che a bordo di un apposito carrello aveva percorso il tratto di ferrovia.

E aveva aggiunto l’ingegner Cantamessa quel giorno: «Non vogliamo sentir parlare di piste ciclabili su questa linea e ci opporremo a progetti in tal senso. Ricordo che la linea, risalente al 1800 e tutelata, è “in sospensione”, ma “in esercizio”; e lo scopo della Fondazione è quello di interrompere tale sospensione. Attraverso anche le risorse del Ricovery Fund si potrà aprire ai viaggi turistici anche in ogni weekend. Si tratterà di un turismo slow, attraverso una riapertura della linea da Asti ad Alba in maniera dolce, sostenibile, che rappresenterà per le comunità del territorio una risorsa importante in chiave turistica. Inoltre, da un punto di vista tecnico, la linea è assolutamente adatta per i treni storici così come per convogli per il trasporto quotidiano di persone, ma anche per il trasporto merci».

(Nelle immagini il sopralluogo di ottobre 2020 da Neive ad Alba)

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