Un selfie con dedica per San Valentino
Come tutti gli anni, in occasione della festa degli innamorati, lanciamo la nostra iniziativa di foto e dediche. In cosa consiste la nostra iniziative? Semplice. Basta scattare un selfie con il proprio Lui o la propria Lei, oppure prendere una fotografia scattata insieme in qualche località turistica o dove preferite, all’immagine unite una dedica e inviate il tutto al nostro giornale.
Dove inviare foto e dedica?
Dove recapitarla? Le possibilità sono molteplici: via e-mail potrete inviarla all’indirizzo segreteria@lanuovaprovincia.it ; su WhatsApp al numero 393.863.48.07 per posta ordinaria in via Monsignor Rossi 3 o via fax al numero 0141/31649.
Fotografie e dediche verranno pubblicate sul numero di venerdì 14 febbraio. Inviate i vostri auguri e le vostre “prove d’amore” entro mercoledì 12 febbraio, termine ultimo per poter essere inseriti nel giornale di venerdì prossimo.
Una buona occasione per ribadire i propri sentimenti
Sarà una buona occasione per ribadire l’amore o per dichiarare i propri sentimenti al partner con il quale si è intrecciato da poco o da molto un rapporto affettivo. Le origini della giornata degli innamorati, a dispetto del personaggio a cui è intitolata, sembrano essere in realtà pagane e vengono generalmente associate alla tradizione romana dei Lupercali, celebrata a metà febbraio in omaggio al dio Fauno, protettore delle greggi e dei raccolti.
Chi era San Valentino?
Chi era questo santo? San Valentino, nato nel 176 d. C. a Interamna Nahars, l’attuale Terni, era un vescovo che fu martirizzato a Roma il 14 febbraio 273. Dedicò la vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i cristiani. La sua storia è ancor oggi controversa e dalle molteplici interpretazioni. Si narra che il vescovo Valentino si fosse opposto ad un editto imperiale che imponeva ai soldati di non sposarsi ma lui celebrò l’unione tra Sabino, un legionario romano pagano e la giovane cristiana Serapia. Sostenitore dell’amore tra le giovani coppie, il religioso continuò a celebrare matrimoni e, per questo, fu condannato a morte. Altre ricostruzioni, invece, attribuiscono la sua condanna al rifiuto di riconvertirsi al paganesimo.
Quando venne introdotta come festa?
Ulteriori versioni della storia si concentrano, invece, sulla permanenza in carcere del vescovo Valentino durante cui ricevette da giovani e ragazze numerosi biglietti di solidarietà. Secondo una tra le tesi più accreditate, San Valentino sarebbe stata introdotta come festa degli innamorati da Geoffrey Chaucer (1343-1400) che in un suo poema associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso, in Francia e in Inghilterra, nel Medioevo si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli, un evento che si prestava ad essere considerato come la festa degli innamorati.