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Intitolato a don Piglione, dai suoi “ex ragazzi”, il sagrato della chiesa di San Silvestro [photogallery]

Domenica si è svolta la cerimonia organizzata dagli “Amici dell’oratorio” con il Comitato Palio per ricordare il sacerdote che aveva guidato la parrocchia dal 1959 al 1983

Da domenica scorsa, sul sagrato della chiesa di San Silvestro, campeggia una targa in memoria di don Rodolfo Piglione (1915/2000), che aveva guidato la parrocchia dal 1959 al 1983.
Artefice dell’iniziativa il Comitato Amici dell’oratorio San Silvestro, che, dopo un percorso lungo un anno, ha ottenuto il via libera per l’intitolazione prima dalla Giunta comunale (su indicazione della Commissione toponomastica), poi dalla Prefettura e dalla Diocesi. Con l’importante contributo del Comitato Palio San Silvestro, guidato da Samantha Panza, gli “Amici dell’oratorio” hanno organizzato la cerimonia in cui è stata scoperta la targa commemorativa. Presenti, tra gli altri, il vescovo Marco Prastaro, il sindaco Maurizio Rasero e i primi cittadini di Corsione e Pralormo, rispettivamente Filippo Barrera e Mario Moschietto. Il primo in rappresentanza del paese natale del sacerdote, il secondo in ricordo del luogo in cui don Piglione salvò dalla fucilazione delle truppe naziste 20 civili durante la seconda guerra mondiale.

Il commento di Maurizio Ferrari

«Siamo molto soddisfatti – commenta Maurizio Ferrari, presidente del Comitato Amici dell’oratorio – in quanto ora c’è un segno tangibile della gratitudine nei confronti di un sacerdote che noi “ex ragazzi” della parrocchia abbiamo molto amato. Proprio come emerso durante gli interventi di chi frequentava l’oratorio: Michelino Musso, tra i primi animatori, Carlo Pertusati, Nanni Fia, Massimiliano Esposto e Gianluca Roasio (oltre al diacono Pierluigi Maggiora che ha ricordato come era stata scelta la sede). Significative anche le parole di don Giuseppe Gallo, che aveva condiviso alcuni anni con don Piglione dopo essergli succeduto alla guida della parrocchia, e di Orsola Appendino. La ricercatrice di Pralormo ha infatti rievocato la vicenda dei 20 cittadini, tra cui sua mamma, che, grazie all’intervento del sacerdote, erano sfuggiti a morte certa».
Le iniziative del Comitato Amici dell’oratorio, comunque, non si fermano qui. Il proposito è organizzare almeno un evento all’anno, che nel 2025 sarà caratterizzato da una impronta di carattere storico-turistico.

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