Il consigliere regionale astigiano Fabio Isnardi, eletto tra le fila del Partito Democratico, punta il dito contro i provvedimenti più restrittivi del nuovo Ddl Sicurezza. «Si inaspriscono le pene e si introducono nuovi reati, laddove sarebbe sufficiente rafforzare gli strumenti democratici e di ordinaria gestione dell’ordine pubblico» commenta Isnardi.
L’esponente dem si dice perplesso di fronte alla “stretta” contro legittime forme di protesta, da quelle più tradizionali come gli scioperi alle mobilitazioni sul tema del cambiamento climatico. «Contrastare per legge la rivendicazione dei diritti, che si parli di dignità dei lavoratori oppure delle politiche ambientali, è la peggiore delle reazioni: cieca allo stato dei fatti e aggravante per i problemi stessi».
Per questi motivi, Isnardi annuncia il proprio sostegno al presidio di protesta organizzato da Cgil, Uil, Anpi, con l’adesione in corso di molte altre realtà, per sabato 28, dalle 10 alle 12, sotto la Prefettura di Asti. «Firmerò, inoltre, l’appello di Amnesty International che chiede di preservare il diritto alla protesta» conclude il consigliere regionale.