Dopo la riconferma, lo scorso anno, di Fulvio Schiavonetti alla carica di direttore del "Verdi," ci si continua a interrogare sul futuro del Civico Istituto di Musica in via Natta. Per
Dopo la riconferma, lo scorso anno, di Fulvio Schiavonetti alla carica di direttore del "Verdi," ci si continua a interrogare sul futuro del Civico Istituto di Musica in via Natta. Per capire gli eventuali, possibili sviluppi e fare il punto sulla questione, abbiamo parlato con l'assessore comunale competente Massimo Cotto.
«A mio avviso -? dichiara -? c'è una sola strada, per assicurare un futuro vero al "Verdi" cioè cambiare. L'Istituto, infatti, dovrebbe diventare l'eccellenza nel settore della musica didattico formativa. Tant'è che uno dei primi atti che ho fatto da assessore è stato proprio quello di dire che, al riguardo, dobbiamo cambiare. Quando però si prova a coniugare la parola cambiamento, scoppiano i moti rivoluzionari. Ad oggi ?- aggiunge Cotto -? nononostante non ci siano le condizioni per garantire un grande futuro alla struttura, ma solo la sua sopravvivenza, il cambiamento sembra di difficile attuazione ed è visto con paura. Il 2015 perciò si profila uguale allo scorso anno».
Quindi, Cotto sottolinea: «Cambiare significa non necessariamente privatizzare, ma imboccare una strada diversa da quella attuale. Bisogna cioè ristrutturare e riorganizzare l'intero sistema, senza timori e senza calare decisioni dall'alto, ma ragionando tutti insieme a un tavolo di lavoro. In quest'ottica -? conclude -? bisogna capire cosa si può fare per cambiare in primis mentalità, così da riuscire a rimuovere quella patina di polvere che si è accumulata, nel tempo, sull'Istituto».
m.z.