Frequentare la scuola e, parallelamente, seguire un percorso formativo in azienda, tra teoria e pratica sul campo, con un vero e proprio contratto di apprendistato.
E’ l’opportunità colta lo scorso ottobre da tre studenti di quinta superiore dell’istituto professionale Castigliano, che stanno seguendo un percorso formativo denominato “apprendistato duale”, finalizzato al conseguimento del diploma, che li vede inseriti presso lo stabilimento della Maina SpA.
A presentarlo, ieri (lunedì) in conferenza stampa, la dirigente scolastica Martina Gado; la presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda, Francesca Parroni Maina; alcuni docenti della scuola e due dei ragazzi che stanno seguendo il percorso: Tommaso Eberle e Riccardo Frontera (assente Yassine Hafdi).
Il percorso formativo coinvolge l’istituto Castigliano, l’azienda Maina e la Regione Piemonte.
Le peculiarità del percorso
«La peculiarità di questi percorsi – ha affermato Martina Gado – è che, a differenza dei PCTO (ex alternanza scuola lavoro), vedono gli studenti non solo in qualità di osservatori, ma effettivamente al lavoro in azienda con un contratto di assunzione da apprendisti. Molto diffusi in Germania, ma anche in alcune regioni italiane come l’Emilia Romagna, nella nostra scuola sono stati attivati “a spot” nel 2017 in realtà molto piccole, mai in grandi aziende come in questo caso.
Di sicuro impongono un cambio di mentalità da parte dei ragazzi e degli stessi insegnanti. Infatti gli studenti si devono dividere tra lezioni frontali in aula, formazione in azienda e lavoro vero e proprio. Per questo possono contare su un tutor aziendale e uno scolastico, in modo da poter chiedere aiuto nel caso in cui, ad esempio, presentassero lacune in alcune materie».
I commenti degli studenti
I ragazzi presenti non hanno nascosto la soddisfazione, ma anche la fatica, di seguire il programma. «Gli orari cambiano di settimana in settimana – ha spiegato Tommaso Eberle – ma solitamente l’apprendistato mi impegna una o due giornate intere e altre due mezze giornate. Certo, in alcune materie facciamo più difficoltà a seguire il programma scolastico, ma comunque possiamo contare sul sostegno dei tutor». Ottimista Riccardo Frontera. «Finora – ha affermato – sono riuscito a conciliare l’impegno in azienda e lo studio, continuando anche a praticare atletica».
In totale il percorso comprende 1.100 ore, di cui 650 di formazione in azienda e 450 di lavoro effettivo, da concludere entro il 15 luglio.
«Il percorso – ha spiegato il prof. Danilo Graziano – è finalizzato al conseguimento del diploma, tanto che, se malauguratamente lo studente non supera l’Esame di Stato, ha la possibilità di ripetere l’esperienza l’anno successivo. Riguardo alla Maturità, comunque, un notevole aiuto è garantito dal fatto che la seconda prova non è più predisposta dal Ministero, ma dai docenti interni alla scuola, per cui può essere calibrata anche sulla presenza di percorsi attivi di questo tipo».
Le prospettive occupazionali
L’apprendistato duale, che può essere proposto a ragazzi dai 15 ai 25 anni, presenta poi una seconda finalità: l’inserimento degli studenti nell’organico dell’azienda che li accoglie. A confermarlo Francesca Parroni Maina, azienda attiva dal 1886 con un fatturato da 35 milioni di euro, che appoggia questo percorso in quanto decisa ad investire sulle nuove generazioni.