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Attualità

Al Penna l’aula 3.0
per lezioni “capovolte”

Un'aula di Scienze 3.0 in cui sperimentare un nuovo tipo di didattica, flessibile e basata sulle più moderne tecnologie. E' quanto allestirà l'istituto tecnico agrario "Penna"

Un'aula di Scienze 3.0 in cui sperimentare un nuovo tipo di didattica, flessibile e basata sulle più moderne tecnologie. E' quanto allestirà l'istituto tecnico agrario "Penna" dal prossimo anno scolastico 2016/2017. Tra le prime in Italia, sarà realizzata grazie ai fondi europei dei PON FESR 2014/2020. L'istituto, infatti, risulta in buona posizione nella classifica nazionale e regionale legata al bando per la concessione di contributi volti alla diffusione della tecnologia digitale nelle scuole.

Come racconta Sabrina Gamba, docente di Scienze e responsabile del settore digitale del "Penna". «Su 500 scuole partecipanti -? sottolinea -? siamo risultati 64esimi a livello nazionale, quindi siamo sicuri che otterremo i finanziamenti, pari a circa 25mila euro, che quasi sicuramente arriveranno in tempo per allestire l'aula in modo che sia pronta già dal prossimo settembre (in caso contrario, l'attivazione slitterebbe di un anno). Ciò significa che il "Penna" si appresta ad inaugurare, tra le prima scuole in Italia, l'insegnamento di tre materie (Scienze della Terra, Biologia e Geografia), che si studiano nel biennio, all'interno dell'aula, cosa che determinerà una nuova metodologia didattica».

Per capirlo bisogna partire dall'allestimento dell'aula, già individuata all'interno dell'istituto. «Avrà i banchi, molto colorati e di forma trapezoidale, disposti a a cerchio a gruppi di sei. Su ogni banco ci sarà un tablet, a disposizione di ciascun studente. Mentre l'insegnante avrà a disposizione una postazione pc e una Lim (lavagna multimediale)». In tale contesto si svilupperà la cosiddetta "flipped classroom" (lezione capovolta). «Le lezioni saranno molto diverse da quelle tradizionali», precisa la docente. «Infatti l'aula diventerà un vero e proprio laboratorio di studio. I ragazzi si sposteranno dalla loro aula a quella 3.0 per seguire le lezioni delle materie indicate, dove si riuniranno in gruppi di lavoro a scelta. Dopodiché le lezioni si divideranno in due fasi: con l'ausilio di internet il professore consentirà un approfondimento in classe degli argomenti che i ragazzi avranno studiato a casa in modo autonomo, con video lezioni e testi interattivi. Dopodiché, quasi ogni lezione si terrà un test o un quiz per valutare la preparazione e i progressi dei ragazzi. In sostanza, mentre ora l'insegnante spiega, i ragazzi studiano a casa e poi vengono successivamente interrogati, con l'aula 3.0 la didattica sarà "capovolta": gli alunni studieranno molto più a scuola che a casa, secondo un modello che si sta sviluppando parecchio all'estero».

La professoressa Gamba sta sperimentando questo approccio didattico già da quest'anno, anche senza l'aula 3.0, utilizzando le dotazioni tecnologie attuali della scuola, ma il tutto verrebbe potenziato con il nuovo allestimento. «Oltre ai corsi di Scienze e Geografia, comunque ? conclude ? l'aula sarà a disposizione anche dei colleghi che insegnano materie diverse. L'idea è partire con gradualità per poi arrivare ad istituire una vera e propria sezione digitale.

Corsi per bambini e ragazzi
L'innovazione didattica al "Penna", però, prosegue anche nell'ambito del progetto contro la dispersione scolastica messo in atto dal Cds (Centro di divulgazione scientifica) della scuola. Al sabato mattina, dalle 10 alle 12, il Centro organizzerà tra marzo e aprile corsi di coding (giochi divertenti sul computer per apprendere la programmazione informatica) tenuti dalla professoressa Gamba, rivolti ai ragazzini delle scuole elementari e delle medie. Per iscrizioni: www.centrodivulgazione.altervista.org, 0141/1771664).

Elisa Ferrando

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