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Progetto

Istituto tecnico Artom, orientamento formativo con 116 ragazzi

Avviato con le classi terze dell’indirizzo Meccatronico, nelle sedi di Asti e Canelli, da OSM Edu e Gruppo Olivetti

Si intitola “Discovery your talent, live your dream” il progetto che ha coinvolto i 116 alunni delle classi terze dell’indirizzo Meccatronico dell’istituto tecnico Artom (sedi di Asti e Canelli).
A presentare i risultati dell’attività svolta, giovedì, il dirigente scolastico Franco Calcagno insieme ad alcuni docenti e ai rappresentanti di OSM Edu (Monica Cozzolino) e OSM (Fabrizio Garbelli) – realtà che vuole aiutare i giovani a orientarsi con successo verso il futuro – insieme all’azienda Olivetti Srl di Canale (CN), leader nel campo delle coibentazioni termiche, industriali, civili ed enologiche.

Il progetto

«Si tratta di un progetto triennale – ha spiegato Monica Cozzolino – di tipo formativo e non informativo, grazie a cui i ragazzi si rendono conto delle abilità che già posseggono e di quelle che, invece, vanno ancora allenate. Un progetto unico in Italia con cui, grazie alla tecnologia innovativa che lo contraddistingue, denominata “OSM Talent”, abbiamo sottoposto ai ragazzi appositi questionari. I risultati sono stati analizzati con i ragazzi stessi – e poi presentati ai genitori – per discutere e riflettere delle abilità che servono attualmente nel mondo del lavoro, che ha sempre più bisogno di persone contributive invece che meri esecutori».

Gli incontri

Il progetto ha previsto due incontri a scuola alla presenza anche di Alessandro Olivetti, a capo dell’omonimo gruppo, che ha spiegato ai ragazzi cosa significhi fare il coibentatore, quali siano le sue mansioni e cosa voglia dire essere parte di una realtà del territorio come quella di Olivetti e delle altre aziende del gruppo. «L’obiettivo dell’azienda – ha commentato Cozzolino – è andare oltre lo stabilimento, lasciando un’impronta significativa nel mondo della scuola, accompagnando i ragazzi in un percorso di crescita e conoscenza di principi importanti per il lavoro e per la vita, come la responsabilità e il sentirsi imprenditori di sé stessi».
Al termine del quinto anno i ragazzi affronteranno lo stesso questionario per verificare quali competenze e abilità hanno allenato in due anni.
«Riteniamo – ha concluso Calcagno – che la scuola debba fornire occasioni importanti di orientamento. Tra queste, per un istituto come il nostro, è fondamentale incontrare gli imprenditori, per capire come affrontare il mondo del lavoro in modo consapevole».

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