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Attualità

Jona: cantiere “pericoloso” per la presenza di eternit?

La consigliera di minoranza Angela Quaglia chiede al sindaco risposte urgenti sul cantiere in corso nel plesso scolastico

Asti: nel cantiere della scuola media Jona c’è dell’eternit pericoloso? La consigliera di minoranza Angela Quaglia raccoglie la preoccupazione di residenti e famiglie

Mancano 14 giorni all’annunciato ritorno a scuola degli studenti e sul maxi cantiere di abbattimento e ricostruzione della scuola media Jona si solleva un caso di possibile presenza di amianto. Parte dell’edificio è già stato raso al suolo per permettere l’inizio dei lavori di ricostruzione della nuova scuola, ma un’altra porzione resterà in piedi per ospitare 12 classi che non saranno trasferite nell’ex Enofila di corso Felice Cavallotti. Nel successivo anno scolastico la parte nuova sarà utilizzata e verrà abbattuta l’ultima porzione del vecchio edificio trasferendo le classi in esubero.

Ma la consigliera di minoranza Angela Quaglia (CambiAMO Asti) ha presentato al sindaco Rasero un’interrogazione urgente riguardante la possibile presenza di frammenti di eternit nel materiale di riporto dell’edificio abbattuto.

La consigliera Angela Quaglia

Una presenza che, qualora fosse confermata, potrebbe, stando alle dichiarazioni della consigliera, non essere compatibile con l’attività delle classi rimanenti nel padiglione attiguo al cantiere.

Quaglia, nell’interrogazione, evidenzia che «il cronoprogramma dei lavori di abbattimento e ricostruzione della Jona, presentato dall’amministrazione comunale, necessitava, per le demolizioni, di 90 giorni in assenza di attività didattica» ma che i lavori «sono iniziati nel mese di agosto a poco più di 30 giorni dall’inizio dell’attività scolastica, mancando quindi i 90 giorni previsti e necessari».

E aggiunge: «Dalle indagini geologiche condotte in sito intorno all’area esterna della scuola esistente è stato rinvenuto, attraverso il sondaggio S4, materiale di riporto potenzialmente contenente frammenti di lastre tipo Eternit in cemento-amianto da classificare come rifiuto speciale pericoloso che andrà rimosso mediante specifico piano di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08».

“Il Comune non ha fornito indicazioni riguardo la presenza di materiali contenenti amianto”

Quindi, ricordando i progetti, riporta che “il Comune non ha fornito indicazioni riguardo la presenza di materiali contenenti amianto all’interno della scuola esistente, e che occorrerà eseguire indagini preliminari prima della demolizione totale del fabbricato esistente”. E ancora: “A tal proposito il datore di lavoro dell’impresa incaricata di tali lavori dovrà predisporre, a sua cura e spese, il proprio Piano contenente le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro e la protezione dell’ambiente esterno” e che lo stesso dovrebbe essere depositato allo Spresal “30 giorni prima dell’inizio dei lavori”.

Tenuto conto che «nei pressi della Scuola Media Jona, insiste la scuola materna Miroglio, la quale anch’essa riprenderà le attività con il calendario scolastico» e la presenza di palazzi abitati, la consigliera chiede informazioni al sindaco, ricordando che le prescrizioni di rimozione e bonifica dell’amianto dovranno essere eseguite nel rispetto del titolo III del D.Lgs. 81/2008, così come indicato nel Piano della Sicurezza. Queste prevedono, fra le altre precauzioni, “la chiusura dei serramenti dell’edificio scolastico e degli edifici circostanti” e tali serramenti dovranno essere tenuti chiusi “per il tempo necessario ai lavori di bonifica” e che “tutte le lavorazioni dovranno essere eseguite in assenza di attività didattiche”.

Tante le domande rivolte a Rasero, tra cui se i lavori previsti in assenza di attività didattiche saranno terminati entro il 13 settembre, ma anche «se sia stato redatto un Piano di lavoro, da parte del datore, relativo alla rimozione e bonifica delle parti contenenti amianto, se lo stesso è stato inviato all’organismo di vigilanza (Spresal), almeno 30 giorni prima l’inizio dei lavori e quali eventuali prescrizioni vi siano state».

Infine la consigliera di opposizione domanda se le attività di trivellazione continueranno anche dopo il 14 settembre e se l’amministrazione comunale, per quanto riguarda il “moncone” che resterà aperto, «sia già in possesso del certificato di idoneità statica, di agibilità e del certificato di prevenzione incendi».

Interpellato sull’interrogazione di Angela Quaglia, l’assessore ai lavori pubblici Stefania Morra risponde che, prima di replicare nel merito, approfondirà con attenzione tutto il documento con le osservazioni presentate.

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