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Attualità

L’illuminazione di Asti
diventerà tutta a led

Gli astigiani, entro la fine del 2016, potranno vedere la città sotto una nuova luce, in particolare quella a led che l’Asp installerà sostituendo le attuali lampade dei lampioni con quelle di

Gli astigiani, entro la fine del 2016, potranno vedere la città sotto una nuova luce, in particolare quella a led che l’Asp installerà sostituendo le attuali lampade dei lampioni con quelle di ultima generazione, a risparmio energetico, con importanti benefici in termini ambientali. I dettagli dell’intervento, per un valore complessivo di 5,6 milioni di euro (a carico di Asp e dei soci di Nos), sono stati illustrati ieri mattina, lunedì, in una conferenza stampa.

Il primo a guadagnare dalla sostituzione della vecchia illuminazione pubblica, con una nuova, sarà il Comune che abbatterà notevolmente i costi sul bilancio di parte corrente. «L’acquisto dell’energia elettrica e della manutenzione degli impianti oggi ci costa 1 milione e 230 mila euro – ha spiegato il sindaco Fabrizio Brignolo – con la concessione del servizio all’Asp, la cifra scenderà a 779 mila euro, con un risparmio di 451 mila euro sulla spesa corrente, mentre il rimborso della quota di investimento sarà pari a 260 mila euro. Ma al di là dell’aspetto economico, è importante sottolineare che con i punti luce a led verrà dimezzato il consumo di energia elettrica: da 5.500.000 kWh a circa 2.800.000».

L’affidamento all’Asp della gestione dell’illuminazione cittadina ha una durata di 25 anni, ma si tratta di un progetto prospettato, nel lontano 2002, nella gara pubblica indetta ai tempi della vendita ai privati del 45% delle quote azionarie. «Dimezzeremo in questo modo il consumo di energia elettrica per la città – ha commentato il sindaco Brignolo – e andremo ad aumentare la luminosità serale e notturna, anche in un’ottica di sicurezza per i cittadini. La luce, in ogni caso, non sarà più diffusa in modo generalizzato o verso l’alto, ma si punterà ad illuminare dove serve». Quindi luce su marciapiedi, incroci, parchi, strade, ma non più quella fastidiosa illuminazione diffusa che si riflette sui primi piani dei palazzi, irraggiando anche parte del cielo notturno. «Già il Piano industriale di Asp prevedeva nel 2002 questo servizio – ha commentato Paolo Golzio, amministratore delegato dell’Asp – Diamo atto che, dopo tante parole, oggi ci sono dei fatti e questo è l’esempio concreto della capacità di amministratore il territorio».

Il cronoprogramma della sostituzione dell’illuminazione prevede di partire con i lavori all’inizio del 2016: si inizia con i primi 8.000 punti luce e 140 quadri di alimentazione perché, nel corso dei lavori, non solo le luci, ma anche eventuali pali o quadri elettrici inadatti saranno sostituiti. «Si tratta di un nuovo tassello per l’azienda che vuole diventare sempre più innovativa» ha aggiunto il presidente dell’Asp, Giovanna Beccuti mentre l’ing. Massimo Cimino e il vice presidente Flavio Doglione hanno illustrato le innovazioni tecniche dell’iniziative e sottolineato come gli interventi rispetteranno tutte le normative europee in materia energetica e ambientale.

Riccardo Santagati

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