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Attualità

L’addio amaro di Alberto Pasta
«Il Palio? Non è quello il motivo»

«Quello che è mancato è stato il coraggio di affrontare i problemi dicendo la verità. Dopo che il sindaco mi ha tolto la delega al Palio annunciandomi l'intenzione di fare il rimpasto, idea che non condividevo e per la quale ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, il collegio dei rettori ha sostanzialmente negato di aver chiesto la mia testa. Francamente credevo che il Consiglio del Palio, convocato qualche giorno dopo ai fatti…

«Quello che è mancato è stato il coraggio di affrontare i problemi dicendo la verità. Dopo che il sindaco mi ha tolto la delega al Palio annunciandomi l'intenzione di fare il rimpasto, idea che non condividevo e per la quale ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, il collegio dei rettori ha sostanzialmente negato di aver chiesto la mia testa. Francamente credevo che il Consiglio del Palio, convocato qualche giorno dopo ai fatti, potesse essere il luogo deputato per fare chiarezza ma così non è stato. Quindi non posso che prendere atto di questa situazione opaca e poco trasparente venutasi a creare».

Così l'ex assessore all'Ambiente e al Palio Alberto Pasta commenta, amaramente, la sua fuoriuscita dalla Giunta dopo essere stato messo davanti ad una scelta per lui inaccettabile. Un addio teso tra Pasta e Brignolo che ha comunque garantito al proprio ex assessore il posto in Giunta qualora decidesse di ripensarci. «Ma non scherziamo ?- prosegue Pasta ?- le mie dimissioni non sono barattabili e chi mi conosce bene sa che non sono in cerca di poltrone. Io non ho chiesto nulla al sindaco ma gli ho fatto presente la mia contrarietà all'idea di unificare in una sola persona (Bianchino ndr) le deleghe al Bilancio, Lavori Pubblici e Personale, cosa che non è mai avvenuta prima d'ora nel Comune di Asti». Insomma, l'arrivo in Giunta del "super assessore" Alberto Bianchino con le principali deleghe non è piaciuta a Pasta e che siano stati i rettori a chiedere al sindaco di togliergli la delega al Palio lo considera un pretesto non confermato dai fatti.

Solidarietà dal Palio
«Dal mondo del Palio ho ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà, tra cui quello del mossiere Renato Bircolotti, oltre a quelli ricevuti da cittadini che hanno riconosciuto la mia integrità morale -? prosegue Pasta, oggi tornato a fare l'avvocato (lavoro che non ha mai abbandonato in questi anni) -? Da assessore ho ottenuto diversi risultati positivi che riguardano il Palio come la concessione degli ex locali delle Circoscrizioni ai comitati di Viatosto, San Lazzaro e San Marzanotto; l'appalto biennale per l'allestimento della pista con un consistente risparmio sui conti del Comune; l'avvio del progetto per il Museo del Palio con i fondi Pisu ma sono anche contento di aver dato un taglio incisivo ai biglietti gratuiti per l'accesso alla tribuna vip durante la corsa».

Trasparenza e legalità
Pasta ha cercato di rendere efficaci le deleghe alla trasparenza e alla legalità, battendosi, ad esempio, per la pubblicazione dei redditi on line degli eletti in Consiglio comunale anche oltre quanto previsto dalla vigente normativa. «Per chi fa politica la trasparenza e la legalità sono fondamentali e sono contento di aver deciso, come ultimo atto da assessore, di dare mandato agli uffici di predisporre la nomina del Comune come parte offesa nel caso ATC per la costituzione di parte civile. Un caso, quello dell'ATC, – prosegue Pasta ? gravissimo sul quale è giusto che si indaghi per verificare attentamente ogni aspetto, anche se ci siano eventuali complicità esterne, oggi non riscontrate».

Il Sic di Valmanera e il caso del motocross
L'ex assessore ricorda altri importanti risultati ottenuti durante la presenza in Giunta, «come l'approvazione della delibera sul SIC di Valmanera, approvata con una fatica improba, nella quale si chiede alla Regione di concedere la gestione del sito di interesse comunitario al Comune di Asti. Penso che ottenere la gestione sarebbe un vero fiore all'occhiello per la città». Una delibera che indirettamente si ricollega al caso del motocross, pista parzialmente abusiva sulla quale pende una variante urbanistica per sanarla e quindi riaprirla alle gare. La variante dovrà essere discussa in Consiglio comunale nei prossimi giorni (vedi articolo in prima) ma l'ex assessore Pasta non ha mai negato la propria contrarietà alla sua eventuale riapertura. Secondo Pasta il SIC è prioritario sul motocross e si aspetta che un'amministrazione di centrosinistra, che si dice attenta alle questioni ambientali, sia coraggiosa fino in fondo non approvando alcun tipo di Variante.

Le bonifiche e la tutela ambientale
«Altro risultato che mi sento di ricordare in quanto ad importanza è la bonifica dell'area Waya, ex reparto nuova cromatura, che il 30 giugno sarà trattato in conferenza dei servizi per il via libera definitivo. Quando sarà terminato sarebbe interessante che proprio lì si realizzasse qualcosa di nuovo per Asti, magari un polo specializzato proprio in bonifiche e collegato all'Università. Nelle casse del CBRA ho anche portato 1 milione di euro come risarcimento che chiude sotto il profilo civile la questione di Valle Manina ? prosegue Pasta – soldi che serviranno ad alleviare le bollette sui rifiuti per i cittadini. Non dimentichiamo anche l'opposizione del Comune al progetto originario della centrale idroelettrica sul Tanaro, progetto che, se non sarà modificato, secondo me non potrà andare avanti». Sul fronte della tutela ambientale Pasta lascia in eredità un Piano per contrastare l'abbandono dei rifiuti sulle strade «come le sbarre lungo il Tanaro nella zona dell'oasi del WWF per impedire ai soliti ignoti di inquinare scaricando i loro furgoni pieni di rifiuti ma anche il programma "fotografa il porco" per identificare i responsabili degli abbandoni. Anche riguardo al problema amianto lascio non solo la bonifica di tutto il tetto del circolo Nosenzo, già realizzato, ma anche un Piano per controllare lo stato delle coperture in amianto della città al quale avrei voluto affiancare la creazione di un fondo per finanziare le bonifiche a quei soggetti che sono oggettivamente impossibilitati a pagare la rimozione di tasca loro. Spero che tutti i progetti messi in pista vengano coltivati dall'amministrazione anche se, purtroppo, rispetto al bilancio consuntivo, il preventivo dovrà subire un taglio da 1 milione di euro».

Ma non mancano le perplessità
Tutto bene? Non proprio. Ci sono delle scelte fatte dall'amministrazione comunale che l'ex assessore Pasta contesta. "La concessione a Scassa di una parte di Palazzo Alfieri per allestire il museo degli arazzi senza sapere come sarà possibile gestire il palazzo stesso rappresenta un problema. Io avevo proposto di siglare una convenzione con il Comitato Cattedrale affinché avesse la nuova sede nei locali dell'ex biblioteca dei ragazzi in cambio della manutenzione del giardino, l'erogazione dei biglietti e l'accompagnamento dei turisti nel polo museale dove c'è anche la Fondazione Guglielminetti».

Dopo l'uscita dalla Giunta il messaggio di Travaglio
Ma ci sarà ancora la politica nel futuro di Pasta? «Certo che sì ?-risponde ?- continuerò a farla perché ogni cittadino dovrebbe occuparsi delle questioni generali del Paese. Vorrei cercare di spiegare la buona politica che dev'essere fatta con lo scardinamento del sistema dei poteri forti e della "politica partitica" come oggi è concepita. Per quanto mi riguarda sarò sempre all'opposizione di un certo modo di fare politica». Quindi un ruolo non più istituzionale ma sempre in prima linea. Tra i vari commenti sulle dimissioni ce n'è uno che Pasta ricorda con piacere, quello di Marco Travaglio che, sostanzialmente, approva la scelta dell'ex assessore di lasciare la Giunta. «Sarà un caso ma l'ultima mia presenza istituzionale è stata quella alla lectio magistralis tenuta da Marco Travaglio a Passepartout». Un caso? Forse, o piuttosto un segno del destino.

Riccardo Santagati

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