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Attualità

L’Oratorio Don Bosco di Nizza
per ora non sarà ceduto

Ogni progetto al riguardo sarebbe al momento in stasi. La polemica era sorta all'indomani del dialogo tra Diocesi e Comune sulla possibilità di cambiare destinazione a una parte dell’oratorio, per destinarlo a servizi o abitazioni. Un modo, ha spiegato il vescovo Micchiardi, per reperire le risorse necessarie ai lavori di manutenzione

La cessione a privati di una parte dell’Oratorio Don Bosco di Nizza, per la precisione i campi su via Vaglio Serra, era stata effettivamente valutata dalla Diocesi di Acqui; ma al momento, l’intera operazione non avrebbe avuto alcun seguito e tutto quanto sarebbe fermo. Dovremmo essere giunti a una parola fine, almeno temporanea, nella polemica scatenatasi tra ex allievi salesiani, Comune e Curia all’inizio di quest’anno e avente come oggetto una presunta – secondo le voci degli “accusatori”, capitanati da Luigino Torello e dall’ex assessore ai lavori pubblici Pietro Balestrino – “speculazione edilizia” che avrebbe dovuto coinvolgere l’ampio complesso originariamente di proprietà dei Salesiani, e in seguito passato sotto la proprietà diocesana.

A offrire il suo punto di vista sulla questione è stato il vescovo Pier Giorgio Micchiardi in persona, sollecitato al riguardo nel corso dell’incontro annuale con i giornalisti giovedì scorso presso l’Enoteca di Canelli. «C’era stato un incontro con gli ex allievi salesiani a suo tempo, mi dispiace che poi quanto detto sia stato riportato in modo da far temere una forma di speculazione – dice il Vescovo. – La Diocesi ha intrapreso una riflessione con il Comune di Nizza sulla possibilità di cambiare destinazione a una parte dell’oratorio, per destinarlo a servizi o abitazioni. Non per speculare o alienare, ma perché la struttura ha bisogno di interventi manutentivi di vario genere, di cui la Diocesi, da sola, non è in grado di farsi carico. Mi rendo conto che alcune delle associazioni, operative all’interno della struttura, per loro difficoltà non possono contribuire economicamente o possono farlo solo in piccola misura».

Ogni progetto al riguardo però sarebbe al momento in stasi: «L’iniziativa, a oggi, non sta procedendo. Ciò su cui voglio rassicurare tutti è che non c’è mai stata intenzione di “buttare all’aria”, come qualcuno ha temuto, il lavoro fatto dai Salesiani». Ancora aperta la possibilità di una collaborazione con il Comune, sul fronte dell’ampliamento della struttura sportiva di Campolungo, nel caso però la cessione andasse in porto, sebbene mons. Micchiardi ne parli al passato: «In quel caso, la Diocesi si sarebbe impegnata a dare il proprio contributo per il centro sportivo, che riteniamo importante».
Nei giorni scorsi un gruppo di cittadini aveva inviato al sindaco Flavio Pesce una lettera aperta, corredata da quasi una trentina di firme, in cui chiedeva delucidazioni sulle intenzioni del Comune riguardo al cambio di destinazione. Il primo cittadino ha anticipato che in questa settimana avrà un incontro con la delegazione per rispondere ai dubbi e chiarire la sua posizione.

Fulvio Gatti

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