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L'amica degli animali che fa il loro ritratto sulle t-shirt
Attualità

L’amica degli animali che fa il loro ritratto sulle t-shirt

La passione per la pittura e lo sterminato amore per gli animali hanno trovato una sintesi molto fashion ed originale nell’hobby che Claudia Sgarzi dedica interamente all’associazione che presiede: l’UNA (Uomo Natura Animali)

La passione per la pittura e lo sterminato amore per gli animali hanno trovato una sintesi molto fashion ed originale nell’hobby che Claudia Sgarzi dedica interamente all’associazione che presiede: l’UNA (Uomo Natura Animali).

Molto conosciuta in città per le sue battaglie animaliste principalmente improntate all’abolizione del Palio e alla messa fuori legge delle corride in tutto il mondo, Claudia Sgarzi. 75 anni, è sempre pronta ad andare in soccorso di animali (e dei loro padroni) in difficoltà per i motivi più svariati. Sempre lei è la “mamma” delle tartarughe del laghetto dei Giardini di viale alla Vittoria che ogni anno, insieme ad alcuni altri volontari e alla collaborazione dell’Asp, accudisce, spazzola e risistema in un habitat ripulito in vista della bella stagione.

Ma quello che non tutti sanno è che la Sgarzi è anche una straordinaria ritrattista. Solo che, invece dei volti umani, lei è specializzata in musetti di amici pelosi (o pennuti).

In tanti, negli anni, si sono rivolti a lei per chiederle un ritratto del proprio animale da compagnia dipinto su una maglietta o un cuscino.

Alla Sgarzi basta una fotografia scelta dal padrone dell’animale, per riprodurne il muso sull’indumento, con colori che resistono a numerosi lavaggi. Quello che la fa una pittrice fuori dal normale, oltre ai soggetti animali, è che riesce a restituire nelle “opere finite”, lo sguardo e l’anima del cane o del gatto chiamata a riprodurre.

Eppure non ha mai frequentato accademie o scuole artistiche specifiche. Dalla sua parte solo una grande passione per gli animali, un talento innato (ereditato dalla famiglia, visto che può vantare una parentela stretta con il pittore Sergio Manzi, di San Gimignano) e qualche corso per corrispondenza.

«Ho cominciato a dipingere a 5 anni e proprio mio cugino Sergio Manzi mi ha regalato i primi pennelli. La svolta è avvenuta quando mio padre mi ha comprato un cavalletto, una tela e dei colori oltre all’abbonamento ad una rivista con un corso per principianti» racconta la Sgarzi.

Una grande passione di gioventù, la pittura, che subì una pausa d’arresto al suo matrimonio, all’arrivo dei figli e al lavoro al servizio dell’ospedale di Alessandria.

«Quando i figli sono cresciuti, ho ricominciato a dipingere – dice – contestualmente alla mia attività a difesa degli animali. Durante una manifestazione anti corrida in Francia negli Anni Settanta, ebbi la fortuna di conoscere il marito di Brigitte Bardot, proprio nel periodo in cui la famosissima attrice francese si batteva per la messa al bando delle pellicce realizzate con le pelli dei cuccioli di foca. Decisi così di mandare un regalo a B.B. E realizzai il mio primo ritratto di animale su una maglietta. Ovviamente rappresentava un cucciolo di foca. Riuscii, dal marito, ad avere il suo indirizzo e gliela regalai, ricevendo i suoi ringraziamenti».

Da quell’idea scaturì quella di dipingere tutti i cani della sua famiglia, su magliette che conserva ancora gelosamente nell’armadio di casa. Così, anche ad anni di distanza dal distacco dagli amici “pelosi”, gli sguardi di Chloe, Shiraz, Penny, Rex, Lena, Freddy, Luna e Greca rivivono nei cassetti della loro affettuosissima padrona.

«Visto che la nostra associazione, non può contare su finanziamenti – ammette – ho pensato di mettere questo mio hobby a disposizione esclusiva dell’UNA. Ho cominciato a spargere la voce e ho ricevuto le prime “ordinazioni”. Da allora ho realizzato una cinquantina di magliette devolvendo interamente quanto ricavato alle casse dell’associazione».

I padroni portano la foto dell’animale che vogliono riprodotto sulla maglietta e Claudia, con un lavoro che può arrivare fino a 15 ore, lo realizza. Ogni maglietta porta il nome dell’animale, quello della o del padrone e la sua firma, Clò (da Claudette, il nomignolo con il quale la chiamava la sua sorellina più piccola). «In questi anni mi è stato chiesto di fare ritratti soprattutto di cani e gatti dice – ma non sono mancati cavalli, pavoni, conigli e anche un pesciolino rosso e due ranocchiette. Per mio diletto, poi, ho riprodotto anche orsi, leoni, aquile, volpi, farfalle». Le magliette personalizzate della Sgarzi non sono solo un vezzo di padroni particolarmente sensibili. Diventano anche dei ricordi unici quando gli amici pelosi “superano il ponte dell’arcobaleno”. E’ quello che è successo, ad esempio, a Patrizia, che si era rivolta a Claudia Sgarzi per avere il suo Dodi dipinto su una maglietta. E oggi, a poche settimane dalla dipartita del cagnolino, il suo sguardo dalla t-shirt riesce in parte a lenire la sofferenza per il distacco.

Daniela Peira

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