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Enrico Deaglio
Attualità

“La bomba” di Enrico Deaglio domenica in biblioteca

Lo scrittore dialogherà con Vittorio Rapetti sugli ultimi cinquant’anni di storia d’Italia

Al centro la strage di Piazza Fontana

Una piazza devastata, diciassette morti, decine di feriti. L’Italia colpita al cuore. Della bomba che, cinquant’anni fa, deflagrò in piazza Fontana, a Milano, ne parleranno domenica alla biblioteca civica “Monticone” (ore 16 dopo l’incontro rinviato a novembre causa maltempo) il giornalista e scrittore Enrico Deaglio, che presenterà il suo libro “La bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana”, e lo storico Vittorio Rapetti.

La bomba, scoppiata a Milano il 12 dicembre 1969, non ha mai smesso di cambiare l’Italia. La storia comincia dalle cicatrici, dalle premonizioni, dalle coincidenze, dai luoghi dove riemergono il tassista Rolandi, la fatale stanza della Questura da cui precipitò Pinelli, il “colpo di stato” in Procura, il “silenzio monumentale di Milano”, l’angosciante Veneto profondo in cui la bomba venne concepita, le manovre finanziarie intorno alla banca della strage, la sublime arte del depistaggio che da allora ci ha sempre accompagnato.

Evento che ha cambiato la storia

“La bomba”, però, non è soltanto un libro di storia, perché quella storia non ha ancora avuto una fine. La bomba di piazza Fontana, con tutte le bombe che seguiranno e con quelle che l’avevano preceduta, mette in discussione la storia stessa del nostro Paese, la sua stessa fragilissima natura democratica. Il libro è un viaggio nella memoria, che ha l’andamento di un giallo e racconta l’ultimo mezzo secolo di storia italiana, come non l’abbiamo mai sentita.

Con lo sguardo di chi ha vissuto questa storia dall’inizio, Enrico Deaglio ricompone l’intrigo mettendo insieme le scoperte, alcune clamorose, degli ultimi dieci anni e nuovi spunti di ricerca con la speranza che una verità si possa raggiungere e, soprattutto, rendere nota

L’organizzazione dell’incontro è di Memoria Viva Canelli e Biblioteca civica Monticone, con la partecipazione dell’Anpi di Asti, dell’Unitre Nizza-Canelli, dell’Azione Cattolica Diocesana e dell’Israt.

L’ingresso è libero. Seguirà aperitivo con i vini offerti dall’Azienda Agricola L’Armangia di Ignazio Giovine.

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