Durante il Consiglio comunale aperto c'è stata un'interessante partecipazione di politici fuori dall'emiciclo che qualcuno dà come papabili alla corsa a sindaco. La storia insegna che, ad Asti, si vincono e si perdono le elezioni soprattutto a causa della scelte sulla viabilità
Il Consiglio comunale aperto di giovedì sera ha decretato, di fatto, lapertura della campagna elettorale in vista delle prossime amministrative che si terranno nel 2017, salvo imprevisti di percorso. In aula consiliare, non solo tra le poltrone degli eletti, ma soprattutto fuori dallemiciclo degli attuali consiglieri, i più attenti hanno potuto notare la presenza di politici più o meno papabili ad essere i futuri candidati a sindaco. Ad Asti, come la storia insegna, laspirazione di molti ex sindaci, di essere rieletti per un secondo mandato è stata affossata, la maggior parte delle volte, non tanto per quello che non avevano fatto, ma per quanto si erano permessi di fare mettendo mano alla viabilità aggiungendo dossi, cancelletti, telecamere, etc.
Appare quindi evidente che il futuro della Ztl, dei parcheggi in centro, la decisione di aprire o chiudere nuove strade, sarà valutata con attenzione nei programmi dei candidati in cerca di appoggi tra i commercianti astigiani. In passato abbiamo avuto anche comitati spontanei, nati per questioni di viabilità, con esponenti che, successivamente, si sono dati alla politica attiva, anche approdando in Consiglio comunale.
Insomma, la campagna elettorale è ufficialmente aperta e la gestione del traffico urbano sarà al centro di un braccio di ferro tra le parti con in mezzo i cittadini chiamati a scegliere tra una città di Asti più moderna e proiettata allEuropa, e una più comoda, un po per tutti, ma forse meno appetibile per i turisti e, soprattutto, per i suoi stessi abitanti.
Riccardo Santagati