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La casa del presepe è sulle colline moncalvesi

Una storia che vale la pena raccontare quella di Luisella Braghero, che, dal 2005, ha trasformato la sua abitazione in un vero e proprio museo

Luisella Braghero: una storia da raccontare

È la casa del presepe. Al pianterreno, al primo e all’ultimo piano. Addirittura sulla bella terrazza che si affaccia sulle colline del Monferrato Moncalvese e nel giardino con querce secolari che danno ottimi tartufi. Oltre 200 pezzi che arrivano da tutto il mondo. Un lavoro di collezione che va avanti da quindici anni. Di fatto un modo per superare un lutto, diventato con il tempo una vera e propria passione. Una storia che vale la pena raccontare, quella di Luisella Braghero che, dal 2005, ha trasformato la sua abitazione in un vero e proprio museo del presepe.

Pezzi di diverse dimensioni

Tanti e diversi pezzi, dal più piccolo alto appena un centimetro al più grande con statue quasi a grandezza naturale. Ci vogliono circa due settimane per sistemare e trasformare la casa, aiutata dall’insostituibile Giovanna Fiorino. La collezione, che aumenta di anno in anno, arriva da tutto il mondo, con i cinque continenti interamente rappresentati. Non mancano, infatti, i presepi provenienti dagli Usa, dalla Russia, dalla Turchia, dal Giappone, dall’Africa e anche dalla lontana Nuova Zelanda.

Mai un ritorno a casa a mani vuote

<Ricordo – confida Luisella Braghero – che, quando morì mio papà, una cara amica mi regalò un presepe per darmi un po’ di conforto. Da allora, è iniziata la mia passione. Ho la fortuna di viaggiare tanto e non torno mai a casa, a mani vuote, se ne ho l’opportunità. Oppure sono i miei amici, che conoscendomi, sanno benissimo cosa regalarmi>. Sta di fatto che, da un piccolo e semplice gesto, ora Luisella Braghero è arrivata ad avere presepi di grande pregio artistico. Manufatti di ogni materiale – ceramica, stoffa, legno, vetro, cera, e tanto altro ancora – e collocati in ogni possibile situazione, come quello dentro una lanterna oppure su un trenino di cassette o ancora in un trullo di Alberobello.

Una splendida creazione in una vecchia carriola

Insomma, la fantasia e la creatività a casa Braghero hanno trovato il loro habitat naturale. La novità del 2019, è un presepe realizzato in una vecchia carriola in legno dei primi anni del Novecento. Un bel pezzo già di suo che è stato, ulteriormente, valorizzato con questo nuovo allestimento. Ogni presepe racconta una storia, un aneddoto o un fatto curioso realmente vissuto. Il miglior pezzo, a questo proposito, è un presepe realizzato in Benin (Africa) dai bambini orfani ospitati nelle case delle Consorelle di Nostra Signora di Lourdes.

Adozioni a distanza

Da anni i moncalvesi, grazie alla meritoria opera di Angela Strona che segue la volontà e l’esempio di Don Franco Cipriano, possono adottare a distanza circa 45 bimbi. Questo presepe è un piccolo segno di riconoscenza che i piccoli hanno realizzato per i loro benefattori. Luisella Braghero è molto conosciuta a Moncalvo e in tutta la Provincia di Asti. Memoria storica del paese, sin dal 1976 è nel mondo del volontariato delle Pro Loco. Da anni è presidente della sezione astigiana dell’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) e della Fiera del Bue Grasso. Insomma, una personalità istrionica ed eclettica che, ora, mostra un nuovo lato di sé.

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