La visita di Papa Francesco ad Asti, in particolare la Santa Messa celebrata in Duomo trasmessa in televisione dalla Rai, ha riacceso l’attenzione sulla nostra Cattedrale e sulla sua piazza. Si tratta probabilmente dell’area storica più affascinante di Asti, ma non quella tenuta meglio nonostante i progetti di città turistica e il ritorno del Magico Paese di Natale che attira migliaia di visitatori proprio nella zona del Duomo.
Una piazza ancora oggi rovinata non solo da arredi urbani poco consoni al luogo, ma soprattutto da un traffico parassitario che mal si concilia con l’area archeologica e storica della più grande e maestosa cattedrale del Piemonte. Talmente eccezionale che ha lasciato senza fiato perfino Papa Francesco, abituato alle grandi Basiliche romane e a celebrare le funzioni in San Pietro.
Adesso da più parti si chiede che il Duomo venga davvero valorizzato con interventi che ne preservino il fascino e la fruibilità.
Il progetto di Ztl
Ad esempio accelerando l’istituzione della Ztl dell’intero quartiere che la Giunta Rasero aveva approvato a fine gennaio deliberando lo stop alle auto tra via Natta, via Berruti, piazza Cattedrale e via Caracciolo con l’installazione di tre nuovi varchi elettronici. Gli accessi di controllo automatizzato, con l’uso di telecamere, si troveranno in via Del Varrone angolo corso Alfieri, via Caracciolo angolo via Carducci e in via Natta angolo via Giobert. La Ztl Duomo comprenderà, tra strada già in Ztl e nuove chiusure, via Del Varrone (estendendola al tratto da corso Alfieri a via Carducci), vicolo Riva, via Carducci (nel tratto compreso tra via Del Varrone e via Caracciolo), via Gabiani, piazzetta San Brunone, via Massaia, piazzetta Dei Varroni, via Del Buon Pastore, via San Gottardo, via Panigarola, piazza Santo Stefano, via Berruti, via Caracciolo (nel tratto compreso tra piazza Cattedrale e via Carducci), piazza Cattedrale, via Borgnini, via Milliavacca, via Cattedrale, via San Giovanni, via Natta (nel tratto compreso tra via Giobert e piazzetta S. Stefano), via Cantore, via Testa (nel tratto compreso tra piazzetta S. Stefano e via Giobert), via Dorna e via Radicati.
«Tempi lunghi»
Anche in campagna elettorale Rasero aveva ribadito l’imminente istituzione della nuova Ztl, ma i tempi sono andati per le lunghe, complice l’iter burocratico cui devono sottostare queste pratiche, e dei varchi non si è più saputo nulla.
«Stiamo lavorando per i varchi e la creazione di tutta la cartellonistica necessaria all’attivazione della Ztl – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra – La procedura per l’acquisto è già stata fatta e speriamo di arrivare al dunque all’inizio dell’anno nuovo».
«Quando abbiamo preparato il nuovo Piano Urbano del Traffico avevo già l’intenzione di trasformare quella zona in Ztl e per due motivi: – aveva spiegato Rasero – uno per togliere il traffico parassitario che c’è oggi, così da preservare e valorizzare una delle zone architettoniche più belle di Asti; poi per salvaguardare anche il valore immobiliare delle case che si trovano in una zona totalmente residenziale. Ci sono voluti due anni per arrivare a questo punto a causa del Covid, ma non sarà l’unica Ztl che andremo ad allargare perché stiamo valutando analoghi interventi in altre zone della città». Non si conoscono le prossime aree interessate, ma l’attenzione è tutta sull’area museale, tra piazza Cairoli e piazza Roma, oggi occupata dal Magico Paese di Natale.
[foto gallery Ago]