Un’attesa di 42 anni da festeggiare degnamente
Hanno deciso di festeggiare in maniera sontuosa, a stretto contatto con la loro chiesa, il Duomo cittadino, allestendo una struttura all’interno della quale hanno preso posto quasi 500 persone. Eh si, perchè un attesa durata 42 anni andava celebrata in maniera degna. Dirigenti, tesserati, sostenitori e simpatizzanti della Cattedrale, Rione vincitore del Palio 2019, hanno festeggiato lo scorso sabato il trionfo ottenuto il 1° settembre in Piazza Alfieri dalla loro formidabile accoppiata, composta dal fantino Dino Pes, detto Velluto, e dal mezzosangue Ribelle da Clodia.
Numerosi gli ospiti
A partecipare alla Cena della Vittoria biancazzurra sono intervenute delegazioni di Borghi, Rioni e Comuni del nostro Palio, che hanno omaggiato il Comitato guidato dal Rettore Beppe Monticone, autentica “anima” della Cattedrale. Uno che non ha mai smesso di crederci, neppure l’anno passato quando la vittoria sfuggì per un soffio e qualcuno cominciò davvero a pensare che il non aver sfruttato un’opportunità tanto ghiotta avrebbe portato ad una prosecuzione del digiuno per diversi anni ancora.
Sfiducia mai, sempre a caccia dell’obiettivo massimo
Invece, con la convinzione di aver operato al meglio e la determinazione nel raggiungere il Drappo, Monticone e la sua squadra hanno continuato ad andare a caccia dell’obiettivo massimo, centrandolo grazie alla bravura e alla professionalità di un fantino, Dino Pes, che ad Asti ha colto uno dei risultati più prestigiosi (e meritati) della sua carriera. Nessun dubbio da parte della commissione corsa del Comitato biancazzurro nel riprovarci con Ribelle da Clodia, probabilmente (opinione di chi scrive) il miglior soggetto visto all’opera in Piazza Alfieri da quando le disposizioni ministeriali imposero il passaggio dai “puri” ai “mezzi” (anno 2017).
La forza di Ribelle da Clodia
Ribelle da Clodia è un cavallo potente, dotato di gran motore, pressoché insuperabile quando riesce a trovare la testa uscendo dai canapi, valido però anche nel risalire da dietro, virtù questa già messa in mostra nelle corse in ippodromo e in altri Palii da lui disputati. Era presente alla Festa di sabato, seduto al tavolo della dirigenza, il proprietario del cavallo Massimiliano Narduzzi. La festa della Cattedrale è cominciata con la rivisitazione sui maxischermi di un anno di Palio, fino ad arrivare all’apoteosi del 1° settembre. Tante tessere di un mosaico che sono andate perfettamente a combaciare fino a creare un disegno perfetto.
Dino Pes in versione Rocky
Da brividi l’ingresso sotto il Palatenda di un Dino Pes in versione Rocky. Il fantino, accompagnato da un’ovazione, ha attraversato la sala seguito dai suoi “secondi” per raggiungere il palco, dove ad attenderlo c’erano il massimo esponente del Comitato Beppe Monticone, gli esponenti del Direttivo ed alcuni ex Rettori. Tra una portata e l’altra (menu di gran qualità, puntuale e rapido il servizio ai tavoli fornito dal Ristorante Belavista di Castellinaldo) si sono susseguiti gli interventi delle autorità politiche, religiose e paliesche presenti.
Spettacolo e ringraziamenti
Non sono mancati neppure i momenti di spettacolarità, curati da Alberto Vairo, responsabile con il suo staff del format di eventi all’interno del quale si sono esibiti la Scuola di Circo “Chapitombolo” di Asti, la cantante Marianna Bonansone, la violinista Serena Schiavinato e la pianista Clarissa Carafa. E’ stata una cena indimenticabile (curata nei particolari da Michela Volpe), che ha fatto battere forte il cuore a tutto il popolo biancazzurro (e non solo). «Il doveroso grazie da parte del Comitato organizzatore – come sottolineato dal Primo Consigliere della Cattedrale Luigi Rescinito – va a tutti i presenti e agli Amici degli altri Rioni, Borghi e Comuni che hanno voluto condividere con noi la gioia immensa di questa nostra vittoria tanto attesa».