Cerca
Close this search box.
Mondo
Attualità
Iniziative

La comunità di Mondonio chiede una mobilità sicura e sostenibile

Obiettivo garantire più sicurezza negli spostamenti e garantire a tutti un accesso sicuro e sostenibile ai servizi ubicati nel capoluogo
Proseguono le iniziative della comunità di Mondonio, sostenute anche agli abitanti dei paesi vicini, per assicurare più sicurezza negli spostamenti e garantire a tutti un accesso sicuro e sostenibile ai servizi ubicati nel capoluogo, come ambulatorio medico, ufficio postale, esercizi commerciali.

Nelle scorse settimane era stata attivata una petizione sulla piattaforma on line Change.org (229 le firme raccolte nelle prime due settimane), per la messa in sicurezza delle tre gallerie lungo la provinciale 17, dette di Ranello, della Margherita e del Sarino, dove da tempo sono state rilevate criticità riguardanti la sicurezza stradale, in particolare la carente illuminazione, la ridotta luminosità per l’assenza di pannelli laterali bianchi, l’assenza di marciapiede o corsia ciclabile e di segnaletica per pedoni e ciclisti.

Altra problematica segnalata dai mondoniesi riguarda la strada provinciale 81 che attraversa l’abitato e che molti automobilisti percorrono a velocità elevata, mettendo a rischio l’incolumità di chi va a piedi o in bicicletta. Chiedono la collocazione di un’adeguata segnaletica orizzontale e verticale, di autovelox, di bande sonore, nonché il limite di velocità di 30 chilometri orari nei tratti che attraversano i nuclei abitati.

Il trasporto pubblico

Appare evidente che la convivenza tra automezzi di ogni tipo e ciclisti e pedoni lunga tutta la provinciale da Mondonio a Castelnuovo è diventata troppo pericolosa. Per permettere l’accesso a beni e servizi anche a pedoni, ciclisti, persone che non guidano, i mondoniesi chiedono alla Provincia se ci siano allo studio progetti e piani di mobilità più sostenibile, come ad esempio l’ottimizzazione del trasporto pubblico attuale con l’aggiornamento degli orari (inclusi i giorni festivi), corrispondenze e nuovi percorsi (ad esempio da Castelnuovo alla stazione ferroviaria di Villanova), servizi di autobus a chiamata (come già avvenuto a Buttigliera), implementazione di sistemi di connessione digitale e pianificazione del viaggio (applicazioni e piattaforme online che offrono informazioni in tempo reale sui trasporti pubblici), percorsi ciclo-pedonali per collegare le frazioni ai centri di aggregazione della zona, come Castelnuovo, applicazioni di micromobilità per le distanze brevi (quali le biciclette elettriche condivise), mobilità condivisa e car-pooling, progetti di efficienza logistica e accessibilità ai prodotti da remoto (come punti di ritiro counter automatici nella frazione).

I promotori ci tengono a sottolineare che sono iniziative «senza fini politici o elettorali, ma solo per l’interesse comune di preservare il nostro piccolo borgo dal declino, isolamento sociale e spopolamento». Non sono peraltro una novità le criticità segnalate. Da quando le gallerie furono costruite a fine ‘800, come si legge nei giornali dell’epoca, furono oggetto di persone rapinate, un omicidio nel 1902, proteste per la scarsa manutenzione stradale già a inizio ‘900, fino ad arrivare all’illuminazione delle gallerie solamente nel 2001 e all’installazione di un semaforo all’incrocio per Mondonio, dopo numerosi incidenti e petizioni della comunità.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale