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La Conbipel disposta a chiedere la cassa integrazione in deroga per tutelare i lavoratori

Si è svolto ieri sera, 27 marzo, in video conferenza l’incontro tra i vertici aziendali di Conbipel e i sindacati per avere risposte inerenti il concordato preventivo

Conbipel disposta a chiedere la cassa integrazione in deroga

Si è svolto ieri sera, 27 marzo, in video conferenza l’incontro tra i vertici aziendali di Conbipel e i sindacati per avere risposte inerenti la richiesta di ammissione alla cassa integrazione in deroga per l’emergenza Covid-19 e ricevere informazioni sul concordato preventivo. Durante l’incontro l’azienda ha informato sullo stato di difficoltà preesistente all’attuale emergenza che si sarebbe aggravato tra aprile 2019 e febbraio 2020, la situazione di oggi con le chiusure dei centoottantadue punti vendita avrebbe poi fatto precipitare le cose.

Il sindacato preoccupato per il futuro di azienda e lavoratori

“Le domande del sindacato riguardavano tre punti: il futuro dell’azienda, il piano di rientro e il futuro dei lavoratori – ha affermato Mario Galati, Segretario Generale Filcams Cgil Asti – ma abbiamo trovato un’azienda impreparata e senza risposte inoltre – ha aggiunto Galati – ribadiamo che futuro e ammortizzatori sociali non si possono scindere.”

Altro confronto il primo aprile

Un appuntamento infruttuoso dunque durante il quale UILTuCS parimenti a Filcams e Fisascat ha chiesto di ricevere e valutare una nota circostanziata della richiesta di cui alla legge fallimentare e praticare un urgente incontro con l’amministratore delegato. Conbipel, dal canto suo, ha dichiarato la volontà di chiedere l’utilizzo della cassa in deroga al fine di tutelare tutti i dipendenti sospesi dal lavoro. Il confronto su entrambe le tematiche si terrà il prossimo 1 aprile “con l’auspicio di trovare un accordo – ha concluso Mario Galati – e che non ci siano ripercussioni sulla sede strategica di Cocconato che occupa circa trecento lavoratori.”

Monica Jarre

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