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Attualità

La Cosap su campi e vigneti
per scongiurare il dissesto della Provincia

La protesta è stata civile e pacifica senza intralciare il traffico cittadino: questa mattina una decina di trattori, nonostante le prescrizioni del Questore, hanno raggiunto piazza Alfieri e hanno

La protesta è stata civile e pacifica senza intralciare il traffico cittadino: questa mattina una decina di trattori, nonostante le prescrizioni del Questore, hanno raggiunto piazza Alfieri e hanno parcheggiato sotto il Palazzo della Provincia per protestare contro la tassa dei passi carrai. Ad accompagnarli decine di agricoltori di Confagricoltura, Cia e Allenanza delle Cooperative che portavano cartelli molto espliciti sui quali si leggeva il netto rifiuto a pagare la Cosap e l'invito a non scambiare il settore agricolo per un bancomat. La tassa scade venerdì e molti degli agricoltori in piazza sono stati molto onesti e decisi nel dichiarare che non hanno nessuna intenzione di pagarla per gli accessi ai fondi agricoli. Perchè ritengono l'estensione dell'applicazione della Cosap ai campi e ai terreni una forzatura che va a penalizzare le aziende agricole.

Concetto ribadito dai rappresentanti delle associazioni di categoria durante l'incontro, in Provincia, con il segretario provinciale Livia Scuncio, in sostituzione del Commissario Ardia che non era presente.
«Troviamo questa tassa ingiusta -ha detto il presidente di Confagricoltura di Asti Massimo Forno a nome di tutti- perchè il nostro non è un settore come gli altri. Ci siamo sempre detti disponibili a pagare gli accessi che portano nelle nostre case e nelle nostre sedi produttivi, ma non potete farci pagare per andare nei campi e nei vigneti che sono il nostro bene di lavoro». «Ricordandovi che rispetto all'inizio, le tariffe e le regole sono state molto ridimensionate a beneficio del mondo agricolo -ha risposto la dottoressa Scuncio- tengo a sottolineare che se non fosse stato assolutamente necessario per evitare il dissesto dell'ente, questa tassa non sarebbe stata introdotta. Invece, visti i conti e considerato che dal 2012 al 2014 vi è stata una riduzione del 50% del bilancio della Provincia, non si poteva fare altrimenti».

«E' odioso che l'Ente territoriale decida di fare cassa con il mondo agricolo – è stata la pronta risposta di Forno – E le agevolazioni sono inutili, visto che, a conti fatti, si arriva fino a 5 livelli di tassazione sulla stessa azienda oltre ad ogni accesso ai fondi». La delegazione di agricoltori che era accompagnata da diversi sindaci della provincia, dal vice di Asti Davide Arri e dalla consigliera regionale Angela Motta ha trovato nella segretaria provinciale le stesse posizioni già espresse in passato dal Commissario Ardia.

«Visto che l'esperienza del Commissario dovrebbe esaurirsi a giugno – ha detto Arri – si poteva trovare una via di compromesso che ritengo fosse percorribile: far pagare agli agricoltori gli accessi alle case e ai capannoni ed escludere quelli ai fondi agricoli. Mi spiace che non sia stata presa in considerazione questa soluzione». Nel bilancio preventivo sono circa 800 mila gli euro messi nella posta che riguarda la Cosap; a ieri erano stati effettuati pagamenti per circa 200 mila euro di cui 120 mila da fondi agricoli. Difficile prevedere che da qui a venerdì, giorno di scadenza del pagamento della tassa, si incassino 600 mila euro per andare a pari con le previsioni.

Daniela Peira

Daniela Peira

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