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La delegazione astigiana alla 38ª Assemblea UPI

A Lecce presente la delegazione astigiana con Rasero, Nosenzo e Gamba alla 38ª assemblea nazionale dell’Unione delle Province d’Italia

La Provincia di Asti ha preso parte alla 38ª assemblea nazionale dell’UPI, l’Unione delle Province d’Italia, svoltasi a Lecce alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A rappresentare il territorio astigiano sono stati il presidente Maurizio Rasero, il vicepresidente Simone Nosenzo e il consigliere provinciale Andrea Gamba, che hanno partecipato ai lavori della due giorni dedicata al ruolo e al futuro dell’ente Provincia. Durante l’assemblea sono stati affrontati temi centrali per l’agenda amministrativa nazionale, come la legge di bilancio 2026, lo stato di attuazione del PNRR, gli investimenti destinati alle scuole superiori e il ruolo delle Province nella transizione digitale. «L’assemblea – ha sottolineato Rasero – ha costituito un importante momento di dialogo con i colleghi presidenti delle Province del Piemonte e con le rappresentanze giunte da tutta Italia, per rafforzare la rete di collaborazione fondamentale per affrontare sfide comuni e costruire strategie condivise a favore dei territori».

La partecipazione è stata ampia anche sul fronte istituzionale, con la presenza di rappresentanti del Governo, del Parlamento e dei responsabili degli enti locali dei principali partiti, riuniti per un confronto sulle politiche territoriali. Tra gli intervenuti figuravano il ministro Paolo Zangrillo, il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto e il presidente dell’UPI Pasquale Gandolfi, insieme agli amministratori di ANCI e della Conferenza delle Regioni, che hanno contribuito a un dialogo articolato attraverso focus dedicati ai nodi più rilevanti per le autonomie locali.

Nel suo intervento, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato il ruolo strategico delle Province nel sistema istituzionale italiano, definendole un’istituzione percepita dai cittadini come punto di riferimento e elemento qualificante dell’identità territoriale. Ha richiamato il Titolo V della Costituzione, che attribuisce pari dignità a Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, e l’articolo 5, che impegna la Repubblica a riconoscere e promuovere le autonomie locali. Da qui l’interrogativo, definito cruciale, su come adeguare le funzioni delle Province alle previsioni costituzionali, affinché non restino in una condizione di “eterno limbo”. Le Province, ha concluso Mattarella, sono e devono rimanere parte integrante della vita democratica della Repubblica.

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