Esistono luoghi e nomi strettamente legati e che quasi si richiamano a vicenda; é il caso di San Marzanotto e Maggiorotto.
Venerdì scorso si é tenuto il primo “raduno ufficiale” di una quarantina di appartenenti alla storica famiglia che affonda le proprie radici nel paese dal 1600.
Un primissimo incontro era avvenuto per la contingenza della manutenzione di una delle più antiche tombe di famiglia del cimitero di San Marzanotto, in cui riposano i sette fratelli con le consorti che hanno originato gli attuali rami famigliari.
Poi la creazione di un gruppo wathsapp esteso a tutti i parenti “conosciuti” dall’evocativo nome “Destinazione Paradiso”.
Dopo un paio di anni di auguri natalizi virtuali, l’idea di Giulio, Olga, Agnese e Marco di organizzare una serata con brindisi augurale presso lo storico Circolo La Cattolica, ora gestito da Marco, che annovera tra i fondatori numerosi Maggiorotto, in cui Giuseppe Argenta (di madre Maggiorotto), ha preparato una deliziosa cioccolata calda.
Nell’occasione Agnese Argenta, (di madre Maggiorotto anche lei), ha aggiornato l’albero genealogico che ha ricostruito fino a tale Giacomo Antonio che nel 1676 acquistò la cascina Barlettina con 37 giornate di terra per 8500 ducati. Di lui si sa, grazie ai registri parrocchiali istituiti dal Concilio di Trento, che proveniva da Baldichieri.
I prossimi obiettivi saranno la ricerca, già con risultati, dei rami dei cugini emigrati negli Stati Uniti, nella città di Torrington in Connecticut, da cui qualcuno tornò dopo aver fatti fortuna e di quelli emigrati in Savoia, in Francia.
L’intenzione é anche di seguire i rami femminili che non hanno portato avanti il cognome e cercare di incuriosire e coinvolgere anche le nuove generazioni.
Il prossimo 8 marzo verrà celebrata una messa in ricordo di tutti i Maggiorotto.
