Siglato l'accordo ponte, fino a giugno, tra l'amministrazione comunale e l'Auser. Genitori sul piede di guerra e in polemica per la mancanza di comunicazione diretta e per non aver potuto dire la loro sulla parziale cancellazione del servizio. Ora si teme per il futuro e si chiede un incontro urgente con il sindaco Brignolo
Era solo questione di tempo prima che il servizio dei nonni civic, davanti alle scuole di Asti, venisse colpito dai tagli. Oggi (venerdì) è successo e, se il motivo per cui si è reso necessario ridimensionare le ore di presenza degli addetti alla sicurezza degli studenti è abbastanza evidente (mancano i soldi, né più né meno), il metodo utilizzato dall'amministrazione comunale per raggiungere lo scopo ha invece scatenato l'indignazione da parte dei genitori, dei loro rappresentanti e, in alcuni casi, degli stessi nonni civic sui quali è calata la mannaia.
Ad Asti è l'Auser che si occupa di gestire il servizio per conto del Comune. Dopo la naturale scadenza della convenzione tra i due soggetti, si è deciso di rinnovarla per tre mesi, fino al termine dell'anno scolastico, ma a condizioni ben diverse dal precedente accordo. L'Auser dovrà "accontentarsi" di una tantum da 10.000 euro e garantire 110 servizi settimanali, ovvero 22 presenze al giorno davanti alle scuole cittadine. Troppo poco per mantenere tutti i turni dei vari nonni civic e così, da lunedì, ecco che il servizio sarà ridimensionato.
Tanto per cominciare, spariscono i civic davanti alle scuole dell'infanzia Miroglio e Lina Borgo (almeno secondo il documento allegato alla delibera di Giunta). La giustificazione sarebbe che, interessando bambini molto piccoli, c'è sempre un adulto ad accompagnarli o a riprenderli davanti all'ingresso degli edifici. Nelle altre scuole, in accordo con i singoli dirigenti scolastici e con l'ufficio scolastico comunale, si è deciso di prevedere un civic o all'ingresso, o all'uscita.
Alle primarie, il mantenimento del servizio in ingresso (e non al pomeriggio) riguarderà la Ferraris, Buonarroti, Frank, Gramsci, Pascoli mentre succederà il contrario alle scuole Savio, Baussano e Cagni. Alle secondarie di primo grado ci sarà il nonno civic alla Brofferio durante l'ingresso e, solo alluscita, alla Jona. Resterà invece due volte al giorno il servizio davanti alle scuole che si affacciano su strade particolarmente trafficate, in particolare alla Rio Crosio, Baracca, Lajolo, Oberdan. Alla scuola privata Mazzarello il nonno civic sarà invece presente coprendo un solo turno.
Rabbia e indignazione è quanto denunciano alcuni genitori. La polemica è scoppiata questa mattina perché alcuni genitori delle scuole penalizzate dai tagli, a cominciare delle materne, lamentano di non essere stati coinvolti nella decisione, né interpellati e, in un caso, di aver appreso della cancellazione del servizio direttamente dai civic i quali hanno salutato per l'ultima volta i bimbi e i loro famigliari.
Al centro delle polemiche anche l'assessore Mario Sorba responsabile del servizio e che ieri pomeriggio, interpellato sui tagli non solo dal nostro giornale ma anche da alcuni presidenti di circolo, aveva replicato che lo stesso sarebbe stato garantito fino a giugno omettendo di rimancare, però, la cancellazione dei civic davanti alle scuole materne. "Alle materne i bambini vengono accompagnati dai genitori, non vanno da soli, quindi il nonno civic non aveva la funzione che può avere davanti alle scuole dei più grandi – replica Sorba – I genitori hanno comunque diritto di dire la loro ed era presumibile che venissero fuori le proteste".
"Sono rammaricato per la totale esclusione da qualsiasi incontro utile a ragionare su questa razionalizzazione, che in realta è un taglio, e non capisco il criterio con il quale si sono operate queste scelte – commenta Roberto Zanna, presidente del 3° circolo – Non abbiamo avuto il modo di ragionare con il Comune a soluzioni alternative e abbiamo saputo del taglio leggendo un foglio a scuola. Ieri sera abbiamo parlato con Sorba che ha dato rassicurazioni sui tagli mentre oggi scopriamo che i tagli ci saranno. Chiederemo un incontro urgente con l'amministrazione non solo per capire se esistano soluzioni alternative ma anche per conoscere quali strategie intende adottare il Comune per il prossimo anno. Mi auguro che lo stesso metodo non venga applicato con il servizio di sostegno per i ragazzi disabili perché sarebbe molto grave".
Riccardo Santagati