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La minoranza insiste: «La nuova rotonda di corso Savona non avvantaggia la viabilità cittadina»

I consiglieri di opposizione replicano al progettista dell’opera evidenziando diverse problematiche e questioni di opportunità sulla realizzazione della rotatoria

Non sono servite le rassicurazioni di Piero Mondo, l’ingegnere progettista della nuova rotonda di corso Savona e della ciclopedonale promiscua, sorte davanti al nuovo supermercato Lidl, per placare le critiche dei cittadini, ancor meno dei consiglieri comunali di opposizione. Mondo, che al nostro giornale ha spiegato perché sia stata costruita la nuova rotatoria, larga 25 metri, tra il ponte sul fiume e via Lungotanaro dei Pescatori, ha chiesto di aspettare che l’opera sia finita prima di “decidere che non funzioni”.

«L’intervento dell’ing. Mondo, al di là del tentativo di tranquillizzare, ci dice alcune cose, senza aggiungere particolari novità: – replicano le forze di minoranza in Consiglio – aspettate e vedrete alla fine dei lavori. Faremo così, non possiamo al momento fare altro, ma non possiamo tuttavia tacere sulle ore di sofferenza in corso Savona, non prenderne atto e non commentare. La rotonda è un servizio/supporto studiato in loco, apposta per garantire un accesso e un deflusso migliori al e dal centro commerciale». Quindi, rimarcano i consiglieri, «non è un progetto nato a vantaggio della viabilità cittadina in generale».

E ancora: «L’insediamento Lidl sarà una pesante fonte generatrice di traffico; lo dice l’ingegnere stesso, invitando a considerare il contesto in cui Lidl si inserisce: al traffico “normale” si aggiungerà il traffico “da commercio”, i numeri cresceranno in misura esponenziale (ci invita a moltiplicare per dieci e forse di più la quota di accessi in rotonda). Con l’aggravio del movimento continuo di mezzi pesanti per il trasporto merci. Trattasi di stravolgimento di contesto, appunto, trattasi di minaccia di rallentamento/ingorgo perenne, trattasi di scontato rischio da inquinamento dovuto al traffico. Tutto ciò facilmente prevedibile e abbondantemente annunciato».

Non manca una replica sulla pista ciclabile che «non è mai esista come tale, ma è sempre stata un percorso ciclo pedonale. Però in tutte le presentazioni del progetto, nel vivo del dibattito sul sacrificio dei platani, la pista ciclabile è sempre stata enfatizzata in aggiunta, non a cavallo, dell’ovvio marciapiede. È la conferma di un manufatto destinato a ingarbugliare ancora di più le destinazioni d’uso degli spazi e dei tempi».

Quindi, nonostante le parole di Mondo, i consiglieri di minoranza non hanno dubbi: «Lidl è una presenza sbagliata nel posto sbagliato. Un’immaginazione e una programmazione felici avrebbero collocato lì un bel parco pubblico: alberi, verde, aiuole, presidio contro l’inquinamento, rispetto dei luoghi e della memoria dei luoghi. Non è andata così, non si è voluto che andasse così».

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Una risposta

  1. Vabbé non esageriamo con il traffico “da commercio” , allora alla rotonda di fronte all’Esselunga dovrebbe esserci una apocalisse quotidiana…

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