A partire dalla seconda metà del Settecento fino ad arrivare agli anni della ripresa dell’evento, dopo la sospensione imposta dalle vicende belliche della seconda guerra mondiale. Dal 1929 al 1935 il Palio di Asti visse momenti di crescita e di massima popolarità, arrivando a competere con Siena. Una situazione che l’allora regime fascista mostrò di non accettare declassando il nostro Palio a “certame cavalleresco”. Dal 1929 al 1935 Santa Maria Nuova vinse tre Drappi con fantini Pietro Audano, detto Firmino (1929), Mario Reggiani (1932) e Giacomo Boccardo (1935).
Il racconto di Fassi, abile e coinvolgente narratore, è proseguito con le vicende paliesche dal 1967 al 1980: nacque il Comitato Torretta Nostra Signora di Lourdes dopo lo scioglimento di Torretta Santa Caterina e vi fu la scissione tra Don Bosco e Viatosto. La serata, che ha visto la partecipazione del presidente della commissione tecnica Roberto Sabatini, ha lasciato intendere quanto grande sia la voglia di sapere sull’argomento Palio. Possibile, pertanto, che venga organizzata una terza puntata per completare la narrazione fino ad arrivare ai giorni nostri.