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Attualità
Attenzione ancora alta

La protesta dei trattori arriverà anche ad Asti

In corso di definizione in queste ore le modalità della manifestazione che si sposta così da Alessandria alla nostra provincia

Non accenna a fermarsi l’ondata di protesta che sta attraversando tutta l’Europa agricola.

E giungerà anche ad Asti. Sono infatti in corso, in queste ore, i contatti per organizzare anche nella nostra città una manifestazione o un presidio, nei prossimi giorni, cui hanno  già annunciato l’adesione numerosi titolari di aziende agricole che non vogliono far cadere l’attenzione sui problemi che nelle ultime settimane sono stati portati alla luce dei media e dei consumatori.

Una nutrita delegazione astigiana, la settimana scorsa, ha già partecipato alle giornate di protesta organizzate ad Alessandria: dal sit in al corteo con trattori in centro città fino all’incontro con il presidente della Regione Alberto Cirio.

Una protesta che ha tenuto fuori le storiche associazioni di categoria e che è invece gestita dal Coordinamento Agricoltori Autonomi.

I motivi sono quelli noti ma mai risolti: costi di produzione ed energetici troppo alti rispetto al prezzo finale corrisposto ai prodotti coltivati, tutela del Made in Italy, revisione della Pac in senso restrittivo, moltiplicazione delle incombenze burocratiche cui le quali le aziende medio piccole non riescono più a stare dietro e diventano un ulteriore costo perchè costringono ad affidarsi a terzi, nessun sostegno agli effetti sui campi e sui raccolti del cambiamento climatico, obbligo di “fermo” delle coltivazioni, consumo di suolo agricolo per energie rinnovabili, danni da fauna selvatica, tanto per citarne alcuni.

In gioco, hanno detto più volte gli agricoltori, c’è la stessa sopravvivenza di un comparto che, soprattutto nella nostra provincia, è formato prevalentemente da aziende medio piccole adatte ad una morfologia territoriale e ad un tipo di coltivazioni che non possono competere con le multinazionali del cibo.

«Non siamo qua per destabilizzare il sistema, vogliamo che i sindacati imparino a combattere le nostre battaglie, tutti insieme – si legge in una nota stampa del Coordinamento – Abbiamo dimostrato in pochi giorni di poter aggregare tutti gli agricoltori, appartenenti alle tre sigle sindacali e agricoltori che non hanno alcuna tessera in tasca. Siamo riusciti ad aggregare con la forza della concretezza e della decisione agricoltori ‘caldi’ e quelli un po’ più timidi che mai sarebbero scesi in piazza. Cercheremo di portare il nostro entusiasmo, ma le associazioni dovranno fare la loro parte. Alessandria ha dimostrato che l’unione fa la forza.  Abbiamo ribadito al presidente Cirio – conclude – e alle istituzioni presenti al tavolo e al presidio, che gli Agricoltori Autonomi non vogliono deroghe, ma cambiamenti. Questa settimana ci riuniremo per tracciare un bilancio della protesta e vorremmo dialogare con tutte le associazioni, insieme. O tutti insieme o andremo avanti per conto nostro».

 

 

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