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La Provincia di Asti non sparirà del tutto
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La Provincia di Asti non sparirà del tutto

Il Piemonte sarà diviso in quattro Province, compresa la Città metropolitana di Torino. Ad approvarlo è stata la Giunta regionale, martedì scorso. Le Province piemontesi sono state accorpate in

Il Piemonte sarà diviso in quattro Province, compresa la Città metropolitana di Torino. Ad approvarlo è stata la Giunta regionale, martedì scorso. Le Province piemontesi sono state accorpate in tre quadranti: uno che comprende il Cuneese, l'altro l'Astigiano e l'Alessandrino e il terzo le restanti Province del nord del Piemonte; queste, gestiranno le funzioni delegate dalla Regione in convenzione tra di loro. Per quanto riguarda l'Astigiano, bisogna sottolineare che la Provincia non scomparirà del tutto: le funzioni principali, attribuite dalla legge Del Rio (Manutenzione della Rete Viabile, Edilizia Scolastica, Trasporti, Ambiente e Assistenza ai Comuni) verranno sempre gestite dagli Enti provinciali; tutte le altre funzioni verranno, invece, gestite assieme alle Province con cui sono accorpate (nel caso di Asti, verranno svolte in comune con Alessandria). Il provvedimento riconosce anche il ruolo forte della Città metropolitana, lasciandole la delega alla formazione professionale che, nel caso delle Province, torna in capo alla Regione.

Il DDL assegna alla Città metropolitana anche il ruolo di soggetto gestore delle zone di protezione e dei SIC (Sistema Integrato delle Comunicazioni); inoltre, anche la formazione professionale e la delega all'Agricoltura torneranno alla Regione. Un aspetto importante riguarda il personale, che passerà alla Regione in ruolo separato, come prevede la legge Del Rio, per essere messo a disposizione con convenzione alle Province e alla Città metropolitana. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, si è a conoscenza del fatto che alcuni verranno smistati, nel territorio astigiano – ?alessandrino, in base alle suddette funzioni fondamentali, oppure verranno trasferiti alla Regione e, da lì, mantenuti o ricollocati nelle Province.

Relativamente alle risorse, per il 2015 la Regione metterà a disposizione delle Province 51 milioni di euro, in linea con i livelli delle Giunte Ghigo e Bresso: Asti, in particolare, riceverà circa 3 milioni di euro, cifra più alta rispetto all'anno scorso. L'accordo arriva dopo un lungo confronto con l'Osservatorio sugli Enti locali e le organizzazioni sindacali che hanno espresso entrambi apprezzamento; le federazioni regionali Fp?Cgil, Cisl?Fp e Uil?Fpl Piemonte, in particolare, restano preoccupate su alcune materie non affrontate, in quanto all'attenzione del Parlamento. Si tratta dei Centri per l'impiego, della Polizia provinciale, dei precari e delle risorse finanziarie a disposizione degli Enti locali, senza le quali gli Enti, secondo i sindacati, hanno i giorni contati. L'accorpamento verrà discusso in Consiglio regionale e dovrebbe avvenire intorno a gennaio 2016.

a.m.

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