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La rete Asti Cambia organizza la pedalata per la pace

La partenza sarà sabato alle 10.40 da piazza Cattedrale e dopo 45 minuti si raggiungerà piazza San Secondo dove si svolgerà il nuovo presidio per la pace organizzato da Rete Welcoming Asti

Proseguono le iniziative per la pace e contro la guerra in Ucraina messe in atto dalle associazioni astigiane. Domani, sabato, alle 10.40, da piazza Cattedrale partirà la pedalata per la pace promossa dalla rete Asti Cambia. L’associazione invita tutta la cittadinanza a mettersi in sella «per dire no a tutte le guerre, stop agli armamenti e sì alla pace, la cui costruzione non può che passare da un intenso processo di sviluppo della giustizia ambientale e climatica».

Sarà una pedalata colorata che, attraverso un percorso di circa 45 minuti, porterà i partecipanti fino in siazza San Secondo dove potranno prendere parte al presidio per la Pace che ormai settimanalmente la Rete Welcoming Asti organizza per dire “No alla guerra in Ucraina, no a tutte le guerre. La Pace è la via”.

«La drammatica situazione in Ucraina – commentano i promotori – sta mettendo di fronte la nostra società a delle responsabilità chiare che devono essere affrontate con consapevolezza e coerenza, anche a livello di singoli individui. In un mondo in cui tutto è ormai interconnesso, dove il nostro modello economico e i nostri stili di vita influiscono direttamente, a volte addirittura causando guerre e soprusi, su luoghi e comunità spesso lontani migliaia di chilometri da noi, non possiamo più voltare le spalle alla realtà perché c’è bisogno del contributo di tutti e tutte per realizzare un cambiamento che ha sempre più un carattere di urgenza».

Asti Cambia propone l’uso della bicicletta per gli spostamenti in città, o altre forme di mobilità sostenibile, che può sembrare una scelta piccola, «ma in realtà è un gesto rivoluzionario». «Diminuire drasticamente l’uso dell’auto privata – continuano dalla rete – significa essere consapevoli che è responsabilità di tutti sacrificare qualche piccolo privilegio per il bene comune, per il miglioramento della salute collettiva. Più in generale, abbiamo bisogno di un ambiente più sano, più verde, più a misura di individuo; la relazione tra sfruttamento delle risorse, cambiamenti climatici e conflitti è indiscutibile e ciascuno di noi può dare il suo contributo per frenare questa deriva ambientale.

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