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Attualità

La richiesta dei non vedenti: in braille
anche le etichette per gli alimenti

Negli anni sempre maggiore attenzione è stata data alle informazioni ai consumatori contenute nelle etichette sui prodotti alimentari, ma mai si è pensato a renderle fruibili ad un maggiore numero

Negli anni sempre maggiore attenzione è stata data alle informazioni ai consumatori contenute nelle etichette sui prodotti alimentari, ma mai si è pensato a renderle fruibili ad un maggiore numero di persone possibili. Così l'ultima sollecitazione arriva dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti del Piemonte che hanno trovato nel deputato astigiano Massimo Fiorio, vice presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, il firmatario di un'interrogazione parlamentare ai ministeri per le Politiche Agricole Martina e per la Salute Lorenzin nella quale si propone l'istituzione delle etichette in braille accessibili anche a chi quelle scritte non le può leggere con gli occhi.

«Ad oggi – spiega il presidente dell'Unione Ciechi piemontese, Adriano Gilberti – gli unici prodotti per i quali la legge contempla l'etichettatura nel linguaggio codificato dei non vedenti sono i medicinali. Da tempo chiediamo ai Governi di aiutarci ad affermare un diritto legittimo, pertanto siamo contenti di questo primo passo e auspichiamo che le aziende del settore agroalimentare diano un segnale di attenzione forte sull'argomento». Era stato il predecessore di Gilberti, l'astigiano Adriano Capitolo, ad investire della questione i parlamentari del territorio. «Finalmente qualcosa sembra muoversi – commenta Capitolo – si parla spesso dell'abbattimento delle barriere architettoniche, ma esistono altri tipi di discriminazione, di fronte ai quali basterebbe davvero poco per cambiare le cose».

Infine, Capitolo annuncia novità: «Dopo l'interrogazione parlamentare dei giorni scorsi, l'onorevole Massimo Fiorio, che ha raccolto prontamente le nostre sollecitazioni, si prepara a presentare un emendamento al collegato Agricoltura per proporre l'istituzione di agevolazioni, sotto forma di credito di imposta, alle aziende che decideranno di etichettare in braille. Di sicuro bisognerà mettere in cantiere degli stanziamenti, per cui ci aspettiamo il sostegno del Governo. Il 21 febbraio si celebrerà la Giornata Nazionale del Braille, per quella data speriamo di avere un primo riscontro da parte delle istituzioni».

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