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Attualità

La rotonda di Asti Ovest saluta con il Moscato d’Asti docg

Grande installazione per “firmare” il territorio del vino delle terre Unesco

Campagna di brandizzazione

Dopo la campagna sui media affidata al tele-chef Alessandro Borghese, l’Asti conquista visivamente il “suo” territorio. Dal weekend la rotonda all’uscita del casello autostradale di Asti Ovest è griffata Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg. Progetto che rientra nel perimetro dell’iniziativa “La denominazione firma il territorio”, presentata nel novembre scorso dall’ente di piazza Roma. “Brandizzazione” era stato lo stridente termine mutuato all’inglese ma che ben fotografa l’idea di fondo. Due le tipologie di interventi visivi. Il primo è un totem stilizzato da installare al limitare delle capezzagne dei filari che si affacciano sulle strade che le tagliano. A questo può essere aggregato anche un cartello con il nome del produttore, della cantina e dei vini prodotti.

Ne stanno sorgendo altre due a Strevi e Neive

Il secondo, più complesso e articolato, coinvolge i 52 Comuni dell’area Docg. Una trentina di rotatorie, scelte tra quelle più rappresentative al centro del terroir, verranno arricchite di elementi costitutivi essenziali della zona di produzione con, al centro, il marchio a far da collante. Quella del casello autostradale astigiano fa parte delle tre in corso di realizzazione. Oltre a questa, una a Strevi in provincia di Alessandria e a Neive, nel cuneese.

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