Servirà per lo spostamento di un ragazzo affetto da una malattia degenerativa
E’ una storia di solidarietà non sempre scontata, soprattutto quando si tratta di mettere d’accordo pubblico e privato. Realtà che, quasi sempre come per magia, trovano sinergie e collaborazioni al di fuori dai lacci burocratici e dalle strette osservanze di asettici decreti.
Accade all’istituto superiore “Pellati” di Canelli, ospitato nel grande edificio di via Asti dove convivono gli ex ragionieri e i tecnici dell’Artom. Dall’inizio dell’anno scolastico un alunno che frequenta la prima affetto da una malattia degenerativa necessitava di supporti logistici di norma non in dotazione alle scuole. Soprattutto là dove gli spazi non sempre sono a misura di disabile. L’istituto, come spiega la dirigente Matelda Lupori, «si era fatta carico dell’acquisto di un sollevatore per le necessità del ragazzo».
Collaborazione con il Comune
Subito, però, era sorto un problema: come consentire al giovane di raggiungere i servizi igienici districandosi tra corridoi e porte? L’unica soluzione era una barella, di quelle speciali utilizzate per il trasporto dei traumatizzati. Ma il costo di quest’attrezzatura si aggira sui 6 mila euro. «Per noi, con grande rincrescimento, era una cifra che non potevamo mettere a bilancio» era stato il commento, amaro, della preside.
E qui entra in gioco il pubblico. La dirigente contatta l’assessore Raffaella Basso, deleghe a scuola, protezione civile e servizi ai cittadini, esponendogli il caso. «La preside mi ha fatto presente il problema – racconta Basso -. Ne abbiamo parlato, cercando una soluzione che potesse dare soluzione alla necessità dell’alunno».
Salvi, presidente Cri: «Felici di aiutare chi ne ha bisogno»
Come spesso accade è il caso a metterci lo zampino. Ancora l’assessore. «Parlai con il presidente della Croce Rossa di Canelli, Giorgio Salvi, per trovare un’attrezzatura adatta, molto costosa sul mercato». Fortuna vuole che la Cri di via dei Prati stesse sostituendo una barella a bordo di un’ambulanza delle caratteristiche richieste, perfettamente funzionante ma non più rispondente agli standard sempre più stringenti richiesti dal soccorso avanzato.
L’assessore Basso: «Bel lavoro di squadra»
Detto, fatto. In pochi giorni la barella è arrivata e quella “dismessa” è stata consegnata, giovedì scorso, al “Pellati” durante una cerimonia semplice, a tratti toccante. «Per noi è un veramente un dono prezioso» ha detto la preside, ringraziando. «Siamo contenti che un’attrezzatura in ottimo stato possa servire per le necessità di un giovane: questa è la nostra missione» commenta il presidente Cri Giorgio Salvi. «Quando Canelli chiama, la Croce Rossa risponde, senza tentennamenti – commenta orgogliosa Raffaella Basso -. E’ stato un bel gioco di squadra. Quando si mettono insieme le tante anime della nostra società la soluzione si trova sempre».