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La spesa “last minute”arriva tra gli astigiani
Attualità

La spesa “last minute”
arriva tra gli astigiani

È giunto il momento di dire basta agli sprechi. Gli assessorati alle attività produttive, politiche sociali e ambiente stanno organizzando due progetti per prevenire gli sprechi; recuperare, perché

È giunto il momento di dire basta agli sprechi. Gli assessorati alle attività produttive, politiche sociali e ambiente stanno organizzando due progetti per prevenire gli sprechi; recuperare, perché è “sano” e necessario saranno le parole chiave di queste iniziative. A breve, infatti, verrà rilanciata la campagna “Last minute sotto casa”, cui è possibile iscriversi liberamente su www.LastMinuteSottoCasa.it.

Attraverso un semplice sms i commercianti, che a fine giornata si ritroveranno con un prodotto invenduto, potranno comunicare ai clienti l’offerta dell’ultimo minuto: eccedenze in scadenza o prodotti freschi, invenduti e di qualità, saranno quindi offerti a prezzi di maggior vantaggio, mentre i clienti potranno indicare le zone della città più comode per usufruire delle promozioni, permettendo ai piccoli esercizi una maggiore competitività con la grande distribuzione. «L’idea è semplice – ha dichiarato l’assessore Marta Parodi – ma sconta la difficoltà di coinvolgere commercianti e consumatori in un progetto che combina modernità e il tradizionale passaparola nel coinvolgere amici, parenti e propri negozi di fiducia a una rete che, più è grande e più è conveniente».

A questo proposito, fondamentale è il coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle associazioni agricole. L’assessore Vercelli, promotore del tavolo sull’agricoltura sociale, precisa: «Dal momento che anche i nostri agricoltori hanno necessità di vendere le eccedenze di prodotti buoni e nostrani, che altrimenti andrebbero perse, Asti potrebbe davvero inserirsi in un circuito virtuoso anti-spreco che coinvolga, non solo le botteghe, ma anche le piccole realtà agricole situate nelle frazioni della città».
Inoltre, è stata mossa la proposta di dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili, come mobili ed elettrodomestici: “non dire vecchio!” sarà un progetto sperimentale finalizzato a favorire un circolo virtuoso e solidale del riuso di cose recuperate che saranno donate alle persone in accertate situazioni di disagio economico.

a.m.

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