Il 15 aprile di 113 anni fa il Titanic si inabissava nelle fredde acque dell’Oceano Atlantico. A bordo, nella veste di cameriere della prima classe, c’era un canellese Vincenzo Pio Gilardino, deceduto in quella tragedia insieme ad altre 1.517 persone. Fu proprio il nostro giornale, nel 2017, a far riemergere dall’oblio la storia di Gilardino arricchita dal racconto del nipote Luigi.
«L’anno scorso è nata l’idea di un percorso educativo che ha coinvolto i ragazzi in una riflessione profonda su flussi migratori, storia e memoria – spiega l’Assessore alla Scuola Annamaria Tosti – L’attività è iniziata in classe con un approfondimento sull’emigrazione italiana e da lì ha preso il via un viaggio interdisciplinare. I ragazzi hanno ricostruito la vita di Vincenzo, il contesto storico del Titanic e le rotte dei migranti di inizio Novecento attraverso ricerche, letture, mappe e documenti».
Uno degli aspetti più originali è stata la creazione del podcast “Un Canellese sul Titanic”. «I ragazzi hanno immaginato di dar voce al diario di bordo di Vincenzo facendo rivivere emozioni e pensieri – continua – Poi abbiamo confrontato la situazione storica con il mondo contemporaneo».
«La grande storia interseca la storia delle persone comuni – conclude il vicesindaco Mauro Stroppiana – Raccontare la vita dei canellesi del passato conserva la loro memoria molto più di una targa su un muro».