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Giovanni Bertorello 1
Attualità

Ladri a San Silvestro, rubate biciclette e una Vespa d’epoca

Presa di mira la rivendita “Cicli e Scooter Bertorello” in via Roma

Il colpo prima della mezzanotte

Capodanno amaro per Giovanni Bertorello, titolare della “Cicli e scooter Bertorello” di via Roma, storica officina specializzata in riparazione e vendita di due ruote. I ladri, a San Silvestro, sono penetrati nei locali della rivendita forzando la porta principale. Il bottino è ingente: almeno tre biciclette a trazione elettrica, una Vespa 50 del 1967 perfettamente restaurata, attrezzatura per bike e materiale per i cultori della pedalata.

I fatti, come li racconta Bertorello, richiamano frame di un colpo degno del miglior Arsenio Lupin. Sono da poco passate le 22, secondo la ricostruzione del negoziante sulla base di riscontri oggettivi. Via Roma, arteria di passaggio che collega il centro città con via Asti, a quell’ora è deserta. I residenti sono a tavola a consumare il cenone o al ristorante ad aspettare il nuovo anno. Non c’è momento più propizio per mettere a segno il furto, con ogni probabilità studiato nei minimi dettagli con appostamenti e verifiche nei giorni precedenti.

I ladri hanno forzato la porta principale

Far saltare la serratura della grande porta a vetri che guarda il marciapiede e la strada è un giuoco da ragazzi. Una volta nei locali inizia la devastazione. I ladri puntano ai modelli più costosi, le biciclette con motore elettrico, scaraventando a terra e ammassando i cicli esposti. L’attenzione si posa su un esemplare di Vespa Piaggio d’epoca, sul registratore di cassa, oggettistica varia per amanti della corsa a pedali. Tutto in breve tempo: nessuno si accorge di nulla.

A dare l’allarme un metronotte che, nel suo giro di perlustrazione poco prima della mezzanotte, scorge a terra sul selciato una targa. La raccoglie, contatta i Carabinieri che in un battibaleno collegano il numero seriale al proprietario. E’ la targa della motoretta appena rubata che i mariuoli hanno staccato e abbandonato prima di darsi alla fuga e far perdere le tracce.

«Ero al mare a trascorrere il Capodanno – racconta sconsolato Giovanni Bertorello –. Ricevo una telefonata sul cellulare, sono i Carabinieri che mi informano dell’accaduto. In fretta e furia ho fatto ritorno a Canelli». La volante della Compagnia di Canelli, come dirà poi il negoziante, lo aveva cercato a casa e, non trovandolo, erano stati messi sul chi va là i vicini. «Devo ringraziare i Carabinieri che hanno sostato per tutto il tempo davanti al negozio aspettando che arrivassi evitando, così, danni maggiori».

Pochi giorni prima il negoziante aveva donato 2700 all’ospedale infantile

Il rammarico, per il rivenditore di cicli, oltre al danno i tempi e le modalità con le quali è stato portato a segno il furto. «Avevamo deciso di festeggiare il 2020 al mare, dopo tanto tempo: pare quasi un’onta, un’offesa». L’unica speranza, adesso, è che il mezzo, o i mezzi, utilizzati per la fuga siano stati “pizzicati” dalle telecamere presenti in tutto il centro città. «In questa zona di via Roma le telecamere arriveranno fra breve: forse anche questo fatto ha convinto i ladri a mettere in atto il colpo». Pochi giorni fa Giovanni Bertorello, che è anche presidente del Vespa Club Canelli, aveva donato un assegno di 2700 euro all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino frutto della sottoscrizione natalizia del sodalizio. In palio aveva messo un Ciao Piaggio del 1974, anche questo da lui restaurato. «Pare quasi che facendo azioni benefiche ci sia chi ti ripaga con opposta moneta» chiosa, amaro.

 

 

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