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Attualità

L’AIDS in Piemonte: 123 nuovi casi nel 2019

L’associazione AstiPride invita a sottoporsi regolarmente al test dell’HIV rivolgendosi all’ambulatorio Malattie Infettive dell’Ospedale di Asti

Il 1° dicembre è stata la Giornata Mondiale per la lotta all’HIV/AIDS. Un giorno per promuovere le buone prassi sanitarie utili per evitare ogni rischio di contagio e spiegare che l’HIV circola ancora.

«In questo periodo, parlare di virus vuol dire parlare di Sars Cov2. Di virus però ce ne sono tanti, molti dei quali assai pericolosi per la vita degli essere umani – commentano dall’associazione AstiPride – Tra questi vi è il virus dell’HIV. Trentotto anni sono passati dai primi casi segnalati di malattia da HIV, era il 1982. Tante le vittime, tante le sofferenze. In Italia si stima che le persone sieropositive senza sapere di esserlo possano essere circa 18 mila. Un’enormità. Una diagnosi tardiva è pericolosa sia per la salute della persona stessa sia per l’elevato rischio di trasmissione del virus. Ecco perché è importante anzi vitale effettuare test. Con una diagnosi precoce e con le cure oggi disponibili, essere sieropositivi vuol dire avere una qualità ed aspettativa di vita equiparabili a quelle di una persona sieronegativa. L’ambulatorio Malattie Infettive dell’Ospedale di Asti, – ricordano dall’associazione – pur in un momento così faticoso, assicura accessi diretti, sicuri, riservati e gratuiti per effettuare il test HIV, ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30. Proteggi te stesso, proteggi gli altri, fai il test, ora». In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, per evitare assembramenti è preferibile contattare in via preventiva il numero 0141.486400 al quale risponde esclusivamente il personale dell’ambulatorio.

Intanto dalla Regione arrivano i dati della sorveglianza dell’infezione da HIV del Piemonte che riportano 123 nuove diagnosi nel 2019, pari a un’incidenza di 2,9 casi ogni 100.000 abitanti. Anche nell’ultimo anno si conferma la tendenza alla riduzione. In termini di incidenza, nel 2019 la nostra regione si colloca al di sotto della media nazionale (4,2 casi per 100.000 residenti).

«Fondamentali sono la prevenzione e la diagnosi precoce: anche in questo particolare contesto caratterizzato dall’emergenza Covid – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi – è possibile effettuare il test HIV in tutte le Asl del Piemonte».

Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2019 sono prevalentemente uomini (79%); l’età mediana è 39 anni, con un’incidenza più alta tra i giovani. Gli stranieri rappresentano il 26% dei casi totali. Nel 2019, la maggior parte (93%) delle nuove diagnosi di infezione da HIV è riferibile a rapporti sessuali non protetti, in particolare tra uomini (50% del totale dei casi). Le persone che hanno scoperto in ritardo di avere contratto l’HIV e sono giunte alla diagnosi con una grave compromissione del sistema immunitario rappresentano il 42% di tutti i nuovi casi

Riccardo Santagati

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