"Se parliamo delle Regionali la nostra lista non è andata bene." Con questa sorta di ammissione Gian Emilio Varni dell'Altro Piemonte a Sinistra ha commentato l'esito elettorale che
"Se parliamo delle Regionali la nostra lista non è andata bene." Con questa sorta di ammissione Gian Emilio Varni dell'Altro Piemonte a Sinistra ha commentato l'esito elettorale che dovrebbe attestarsi attorno al 2% delle preferenze.
«Paghiamo la rapidità con la quale abbiamo dovuto organizzarci e mettere a punto questa campagna elettorale – ha continuato il candidato astigiano che ha ottenuto 325 voti – Oltre al poco tempo a disposizione voglio ricordare che alle nostre spalle non ci sono capitali e quindi abbiamo dovuto presentarci agli elettori con le poche risorse di cui disponevamo. A livello europeo abbiamo superato lo sbarramento e questo lo consideriamo un'ottima cosa, visto che alla vigilia eravamo dati sotto il 4%. Abbiamo fatto meglio di altri partiti. Ora però dobbiamo trovarci e fare qualche ragionamento su cosa abbiamo sbagliato e sulle strategie che avremmo dovuto scegliere e non abbiamo scelto. In altre parole dobbiamo analizzare gli errori commessi».
Varni non fa mistero del fatto che forse alcune strategie avrebbero dovuto essere differenti. Ad esempio ha parlato del Sel che ha ottenuto un risultato peggiore ma che essendo apparentato con Chiamparino potrebbe far sedere in consiglio regionale un suo rappresentante. «Sì, la scelta di apparentarsi con Chiamparino effettuata dal Sel è stata buona – ha continuato Varni – noi non lo abbiamo fatto e abbiamo pagato. Comnunque siamo abituati a prendere schiaffi e non ci nasconderemo dietro ad una sconfitta. Come già detto ora dobbiamo parlarci e cercare di trovare un punto di contatto tra tutti i partiti della sinistra in modo da ricompattarci. Possibile che alle elezioni si debba sempre andare divisi? Sul territorio ci siamo e abbiamo ottenuto dei risultati. Ora dobbiamo lavorare nelle periferie».
Dopo le considerazioni sul risultato del suo partito, Varni ha anche commentato la vittoria del Pd e di Chiamparino. «La vittoria del Pd la giudico nel modo peggiore possibile – ha prontamente affermato – Chiamparino ha alle spalle poteri forti e fondi e quindi per lui la campagna elettorale è molto più facile da condurre e più facile raccogliere i risultati. Grillo ha venduto la pelle dell'orso prima di catturarlo e questo ha reso più clamoroso il suo fiasco. La sua sconfitta non mi dispiace, devo confessare, ma ha rivitalizzato Forza Italia e la destra in generale, con cui dobbiamo pur sempre fare i conti e questo mi preoccupa. Ha dato un po' di vigore a Forza Italia e anche al Pd che comunque rappresenta sempre una forza di destra.
All'interno del Pd, infatti, c'è Renzi che tutto può essere tranne che un uomo di sinistra».
f.d.