L’ANAC, dopo 5 anni, si pronuncia sul teleriscaldamento
Il Comune non avrebbe potuto affidare all’Asp, e in concessione ad AEC – Asti Energia e Calore (di cui Asp è socio), la costruzione del teleriscaldamento che la precedente Giunta, guidata dall’ex sindaco Fabrizio Brignolo, avrebbe voluto realizzare nei pressi dell’ospedale. Con la delibera 582 dell’8 agosto scorso, l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha definito un punto fisso sulla vicenda che in parte è collegata anche alla gestione dell’illuminazione pubblica affidata, ancora oggi, ad AEC.
All’ANAC era stato presentato un esposto dal Movimento 5 Stelle di Asti che di quell’affidamento aveva contestato il metodo e il merito. L’ANAC non lo ritiene “conforme alla disposizioni in materia di contratti pubblici”, senza una gara alla quale, ipoteticamente, avrebbe potuto partecipare qualsiasi altra società. Ora, mentre il M5S canta vittoria ricordando che «tutto quanto avvenuto in merito la progettazione, l’iter burocratico, le spese tecniche e amministrative riguardanti il teleriscaldamento ad Asti risultano essere illegittime», il sindaco Rasero replica: «Poi diciamo che l’Italia va male. Sono arrivati alle conclusioni 5 anni dopo. E noi qui a sollecitare. Mi danno l’idea di un ente che impiega troppo tempo a decidere, soprattutto quando la pubblica amministrazione ha necessità di decidere in fretta per il bene comune. È un sistema che andrebbe rivisto. Hanno in sostanza confermato su tutta la linea quanto già sostenuto dal professor Falduto».