Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una giovane madre di Asti che si è rivolta al nostro giornale per chiedere una mano nella ricerca di un lavoro necessario per mantenere se stessa e le sue tre bimbe.
Se qualcuno volesse contattarla per offrirle un impiego, può scrivere a sito@lanuovaprovincia.it specificando nell’oggetto della mail proposta di lavoro per V.
Buongiorno, mi chiamo V. e se in questo momento sto scrivendo a La Nuova Provincia di Asti è perché dentro di me sento di essere arrivata al capolinea. Sono nata, cresciuta e mi sono diplomata in questa città, ci sono rimasta fino ai miei 20 anni. Nel 2012 ho conosciuto l’uomo che poi sarebbe diventato il padre delle mie figlie e per il quale ho lasciato Asti per 10 anni, trasferendomi in un’altra provincia.
In quegli anni ho annullato me stessa per un amore malato, amore immenso da parte mia e per il quale non riuscivo a vedere la gravità di tanti gesti. Da questa storia sono nate tre splendide bambine che oggi hanno 5,6 e 8 anni. Quando le cose sono diventate ingestibili ho lasciato tutto e sono tornata ad Asti con le bambine, questo quasi 3 anni fa. Ho una famiglia che ci vuole bene, ma dove ricevere aiuto non è facile, per tanti motivi che non posso elencare.
Sono riuscita ad affittare una casa dopo un mese che ero qua, disperatamente ho trovato un alloggio molto carino a 400 euro al mese, ma dove le spese condominiali sono alle stelle. Mantengo da sola me e le mie bambine con lavori saltuari e con l’assegno unico che mi permette di pagare l’affitto ogni mese e spese come le bollette, medicine, mensa della scuola. Due anni fa ho chiesto aiuto e sono stata accolta dalla Caritas che mi ha aiutata a pagare alcune cose urgenti e soprattutto che mi ha permesso per due estati di fila di mandare le mie bambine al centro estivo. Tramite loro sono stata inserita in un progetto di accompagnamento al lavoro che purtroppo non sta andando come dovrebbe per via della mia situazione famigliare e dei miei vincoli di orari.
Sono sola con queste bimbe, sto cercando un lavoro in regola, con un contratto normale che mi permetta, cosa fondamentale, di lasciarle a scuola alle 8.30 e che possa riprenderle alle 16 quando escono. Momentaneamente non posso permettermi una baby sitter perché mi sono stati lasciati debiti che sono obbligata ad estinguere poco per volta. Attualmente la San Vincenzo mi riceve una volta al mese e mi aiuta con la spesa, ma il mio obiettivo è di trovare un lavoro, tenermelo e poter mantenere me e le mie figlie senza elemosinare aiuti esterni.
Per questo vi sto scrivendo, perché ho ancora un po’ di speranza e che qualcuno abbia delle soluzioni lavorative consone alle mie esigenze. Non è facile mettere “la faccia” in determinate situazioni, per me è una sconfitta personale avere 33 anni e una vita del genere, dove sto anche sacrificando tre creature, ma l’unica cosa che in cui credo è che un giorno le cose possano cambiare per me e per queste bambine. Vi ringrazio.
Lettera firmata
[foto di repertorio]