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Attualità
Intervista

L’artista astigiano Luca Gippa ha dipinto il Drappo del Palio di Castiglion Fiorentino

La sua opera verrà svelata e presentata nella mattinata di domenica 16 giugno, giorno della corsa

Non gli mancano estro, creatività ed inventiva. Virtù che hanno permesso a Luca Gippa, 33 anni, borghigiano tanarino doc con una grande passione per la bandiera, di ritagliarsi uno spazio rilevante nel panorama paliesco locale e nazionale. Il suo grande spirito di iniziativa lo ha infatti portato a partecipare al bando per la scelta del Maestro del Palio 2024 di Castiglion Fiorentino.

“Devo ringraziare il mio amico Giacomo Schiavone – esordisce Luca – che, conoscendo la mia passione per il disegno, i Drappi e l’arte più in generale, mi ha girato il bando in questione spingendomi ad inviare un bozzetto al Comune di Castiglion Fiorentino. Quest’anno il Drappo doveva ispirarsi alle opere di Giorgio Vasari, grande pittore aretino, nonché architetto e storico dell’arte. Pur non avendo molto tempo a disposizione ho preparato un bozzetto che mia madre ha provveduto a spedire all’Ente Palio del Comune toscano. E meno male perché io ero a Roma dove ho frequentato il corso, piuttosto impegnativo, per diventare Vigile del Fuoco.”

Hai comunque raggiunto l’obiettivo…..

“Ancora adesso faccio fatica a crederci, mi pare impossibile. Mi è arrivata la chiamata da Castiglion Fiorentino nella quale venivo informato che il mio bozzetto era stato scelto per diventare il Drappo del Palio. Una gioia grandissima poiché avevo vinto la concorrenza di numerosi altri partecipanti al bando nonché una bella iniezione di fiducia alla mia autostima.”

Il tuo Drappo verrà reso noto, salvo cambiamenti di programma, soltanto domenica 16 giugno, nella mattinata della disputa del Palio….

“Si, per un problema legato alle elezioni è infatti saltata la presentazione prevista per il 9 giugno. Il mio Drappo misura 120 cm per 80 ed è ricco di elementi che contraddistinguono le opere del Vasari, su tutti la Madonna con il Bambino, i cavalli e la loggia.”

Quello di Castiglion Fiorentino è il tuo primo Drappo?

“No, avevo già dipinto il Drappo per il Paliotto Sbandieratori di Asti nel 2014, mentre nel 2019 sempre per il nostro Paliotto avevo realizzato sia il Drappo Sbandieratori sia quello per il miglior gruppo Musici. In seguito ho attraversato un periodo difficile in cui non dipingevo. Mi mancavano ispirazioni e motivazioni. Poco alla volta però sono riuscito a ripartire.”

Hai avuto modo di visionare altri bozzetti inviati all’Ente Palio di Castiglion Fiorentino?

“Qualcosa sotto gli occhi mi è capitato e a mio parere si trattava di opere migliori della mia. Ma forse esagero nello sminuirmi, perché dal Comune toscano mi hanno informato che la scelta è caduta sul mio dipinto per la sua modernità e originalità. Era diverso dalle altre opere pervenute e dai Palii assegnati negli ultimi anni.”

Dopo i Paliotti ad Asti e il Drappo a Castiglion Fiorentino non manca qualcosa?

“Spero di poter un giorno dipingere il Drappo per il nostro Palio. Ho già diversi bozzetti pronti, messi giù se mai il sogno dovesse avverarsi.”

Che cosa significa per te dipingere?

“Significa scaricare pensieri e trasmettere emozioni. E’ grande il mio desiderio di apprendere. Ho anche seguito un corso con la scuola del fumetto di Asti ed ho ricevuto preziosi consigli da un Maestro del calibro di Antonio Guarene,”

Come nascono la tua passione per il Palio e per l’arte?

“Esistono da sempre. Nel 1991, avevo poche settimane, in braccio a mia madre ero in Piazza Alfieri il giorno della corsa. E da allora è stato un continuo crescendo. Riguardo all’arte il mio desiderio è di imparare nuove tecniche: la base che prediligo è il Medioevo, dove cerco di esaltare la mia creatività ed dare spazio al fantasy. E quindi  Palii, stemmi, araldica…. ma anche dragoni, mostri, stregoni…. Insomma tento di trasportare la modernità che mi contraddistingue negli anni che vanno dal 1200 al 1400.”

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