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Lasci 1 euro di resto,il supermarket ne dà 2 alla mensa
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Lasci 1 euro di resto,
il supermarket ne dà 2 alla mensa

Si chiama “Stop all’indifferenza” l’importante iniziativa promossa dal supermercato Carrefour Express di piazza Alfieri 26 volta ad aiutare concretamente la mensa sociale di corso Genova. A tutti i clienti che spendono almeno 40 euro viene chiesto di regalare 1 euro in favore della mensa cui si aggiunge, in caso di donazione, un ulteriore euro donato dal supermercato. Il progetto, già operativo a tempo indeterminato…

Si chiama “Stop all’indifferenza” l’importante iniziativa promossa dal supermercato Carrefour Express di piazza Alfieri 26 volta ad aiutare concretamente la mensa sociale di corso Genova. A tutti i clienti che spendono almeno 40 euro viene chiesto di regalare 1 euro in favore della mensa cui si aggiunge, in caso di donazione, un ulteriore euro donato dal supermercato.

Il progetto, già operativo a tempo indeterminato, è stato proposto al Comune dai due giovani titolari del market, Gabriele Tanturri e Gerlando Callea i quali, in passato, hanno lavorato in associazioni no profit. «Quando siamo entrati nel negozio, a febbraio, ci è subito piaciuta l’iniziativa “Porta la sporta” (durante la quale si raccolgono derrate alimentari da consegnare alla mensa sociale ndr) ma abbiamo anche rilevato che si tratta di un’iniziativa sporadica, la quale fornisce pasti ma non altri prodotti che potrebbero servire alla suore».

In effetti Tanturri e Callea hanno stimato di poter arrivare a mettere da parte circa 400 euro al mese che le suore potranno usare senza nessun vincolo all’interno del Carrefour, sia acquistando generi alimentari che detergenti, sgrassatori e altri prodotti utili per gestire la mensa. L’assessore ai Servizi Sociali, Piero Vercelli, e il sindaco Fabrizio Brignolo promuovono e sostengono l’iniziativa del market e sperano che altri negozi seguano l’esempio dei due imprenditori. «E’ un importante salto di qualità sulla strada della solidarietà e che garantisce un aiuto continuativo alla mensa – spiega Brignolo – Il fatto stesso che un’attività commerciale mostri questo lato etico rende evidente il messaggio culturale diretto al cittadino/cliente».

La mensa sociale di corso Genova è uno dei punti di riferimento più importanti per chi ha bisogno di aiuto e non riesce a garantirsi il pasto quotidiano. Come fa sapere il responsabile dell’unità operativa mensa, Antonio Palmariello, le suore preparano 135 pasti caldi al giorno, 90 consumati alla mensa e gli altri distribuiti ai bisognosi attraverso l’Auser. Ogni mese le suore di corso Genova garantiscono, inoltre, poco meno di 900 borse alimentari che vengono consegnate due giorni alla settimana (martedì e giovedì). Dall’inizio dell’anno, grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare e il Comune, già 27.000 pasti sono stati consegnati agli aventi diritto.

Riccardo Santagati

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