Si è parlato, si è ascoltato, ci si è confrontati e, forse, si è imparato qualcosa in più sulle tortuose strade della mente. Sono stati due giorni intensi, quelli organizzati allo Spazio Kor dalle associazioni «UnlibroperDaniela», «La Voce di Elisa» e «Amici di Salvataggio», una seconda edizione del progetto «La vita è…», intitolata «Insieme non si è soli». Durante la prima serata la presentatrice, Renata Cantamessa, ha esordito dicendo «nessuno è sbagliato e tutti siamo nel posto giusto…», la proiezione di due cortometraggi «Indelebile io» di @photogang, ragazzi del Centro Diurno e della Comunità «Girasoli» di Cussanio-Fossano del DISM-ASL CN1 e «Faccia a Faccia» di Matteo Zenga ha quindi emozionato e colpito. Ad impreziosire l’evento è stata la presenza del questore di Asti, Marina Di Donato e del direttore generale Asl AT, Giovanni Gorgoni: «grazie per quello che fate con passione – ha sottolineato Marina Di Donato rivolta alle associazioni – è necessario fare rete e anche la Polizia di Stato, attrezzata con un supporto psicologico interno, ha una funzione di prevenzione che passa attraverso l’ascolto, aspetto fondamentale per capire determinate situazioni»; «sono qui – ha tra l’altro detto il dott. Gorgoni – perché il tema del disagio dell’anima tocca tutti».
Alcuni ragazzi del gruppo di ascolto e auto mutuo aiuto «UnlibroperDaniela» hanno letto brani di personaggi noti (Sgarbi, Vecchioni, Vanoni), interessati direttamente o indirettamente dalla depressione.
La seconda serata è stata presentata da Carlotta Cavallo, presidente di «UnlibroperDaniela» e da Giulia Fantato, sono state ancora lette pagine significative sull’argomento mentre Nicoletta, componente del gruppo di ascolto, ha recitato una sua poesia. Una presenza importante è stata quella della consigliera regionale Debora Biglia: «questo è un argomento che ho seguito fin dall’inizio – ha dichiarato – e che vogliamo sia sviluppato anche a livello regionale; spesso le associazioni riescono a fare più dei servizi sanitari stessi, sono loro la grande forza che va sostenuta».
Anche durante la seconda serata la proiezione di «Parlami di te» di Maris Muzzarelli e «Mare oscuro» di Nanni Delbecchi e Vito Oliva, ha scosso e commosso: «gli elementi con cui abbiamo raccontato – ha commentato Vito Oliva riferendosi al suicidio – sono tre: l’attimo, il mistero e il senso della vita». «La depressione, come il suicidio, sono una malattia mortale» ha aggiunto Nanni Delbecchi, marito di Alessandra Appiano. T
ra i momenti più intensi quello dell’intervista della psicologa Lucia Cavagnino allo psichiatra Paolo Milone, a Francesco Bassano, autore di «La Depressione è come la Minchia, a volte è dura» e a Daniele Martino, un ragazzo che ha raccontato la sua esperienza legata alla depressione; «ho usato l’ironia – ha spiegato Francesco Bassano, anche lui malato di depressione da circa vent’anni – per arrivare a più persone».
Serate utili, che hanno reso più consapevoli tutti e più normale una malattia che non è uno stigma, una vergogna, una colpa ma un evento che può colpire chiunque. Come un’influenza, una frattura, un tumore e che, come tali, si può curare.