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Attualità
Il caso

L’assurdo divieto di transito davanti alla scuola Pascoli, dalle 8.20 alle 8.20, ma i bambini entrano alle 8.05

I genitori chiedono al Comune di intervenire sull’orario del mattino, che chiude la strada 15 minuti dopo l’entrata in classe dei bambini

Che ad Asti la viabilità sia in sofferenza è sotto gli occhi di tutti, soprattutto a causa dei cantieri in corso e delle strade chiuse, ma anche dove non ci sono lavori si creano disagi, quando non situazioni ai limiti dell’incredibile. È il caso di via Luigi Piglione, traversa di viale Pilone, dove si trova la scuola primaria Giovanni Pascoli.

Frequentata da circa 120 alunni, tra materna ed elementare, la scuola ha l’ingresso principale su una via a senso unico, via Piglione, dove in teoria, in due momenti della giornata, ci sarebbe un divieto di accesso alle auto per tutelare l’incolumità dei bambini. Almeno così è scritto sulla segnaletica, poco visibile dagli automobilisti, che però riporta un orario, modificato a mano più volte, che al mattino non ha alcun senso: divieto di transito da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 8.20, al pomeriggio dalle 16 alle 16.20.

«Peccato che l’orario del mattino sia sbagliato e inutile perché, oltre a essere illogico, non tiene conto del fatto che i bambini entrano a scuola alle 8.05, 15 minuti prima della presunta chiusura – spiegano i genitori dopo essersi rivolti al nostro giornale per chiedere l’intervento del Comune – Inoltre al mattino non ci sono né agenti della polizia municipale, né il nonno civic, quindi il cartello mobile che indica il divieto di accesso viene posizionato sulla strada da una mamma, sperando che venga rispettato, spesso inutilmente».

Il nonno civic c’è, invece, al pomeriggio, mentre in pausa pranzo, quando i bambini possono uscire per andare a mangiare a casa, non c’è nessun divieto e quindi nessun controllo. «Purtroppo le auto passano anche se c’è il divieto. Viaggiano perfino contromano – racconta una mamma – quindi c’è un pericolo evidente per gli alunni. Pochi giorni fa un bambino è stato anche urtato da un’auto per questo è necessario che la strada venga chiusa e controllata quando i nostri figli entrano o escono da scuola».

«Il cartello di divieto è anche scritto molto piccolo, perciò non lo vede nessuno – aggiunge un papà – Inoltre, quando la mamma che si occupa del divieto mobile non è presente, nessuno pensa a esporlo. È chiaro che non dovrebbe essere un genitore a dover chiudere la strada». Non mancano poi gli automobilisti che, passando e ignorando il divieto, non si fanno problemi a insultare i genitori.

«Chiediamo quindi all’amministrazione comunale di emettere una nuova ordinanza per la chiusura temporanea della strada, con gli orari corretti e che abbiano una vera utilità. Chiediamo che l’ordinanza venga divulgata a tutte le famiglie della scuola tramite il registro elettronico – aggiungono i genitori – Poi c’è bisogno di qualcuno che la faccia rispettare perché oggi molti se ne infischiano». «L’assessore Loretta Bologna si era presa l’impegno di avvisare il dirigente affinché fossero le bidelle a esporre il cartello, – concludono le mamme e i papà – ma in realtà quello che occorre è un presidio, un controllo che faccia capire che non si scherza».

«Ho mandato diverse mail alla polizia municipale per segnalare questo problema – replica l’assessore all’istruzione Bologna – e so che devono essere realizzati dei cartelli opposta per sostituire gli orari errati. Comunque solleciterò gli uffici affinché venga fatto il prima possibile».

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